Il gran freddo blocca le sorgenti: il lago di Sorapis resta in secca
CORTINA
Il rifugio Vandelli, il più frequentato, dopo l’Auronzo alle Tre Cime, chiude oggi. Singolare il motivo: non ha più acqua.
Singolare perché alle spalle della struttura, lassù sotto le cime del monte Sorapis, ci sono ben tre ghiacciai che, tra l’altro, quest’anno si sono rigenerati, grazie ai dieci metri di neve caduti tra l’autunno e la primavera. Non solo: i numerosi escursionisti che anche ieri – a centinaia – sono saliti al Vandelli, hanno trovato il famoso lago che si sta esaurendo, è quasi diventato una pozzanghera. Eppure i tre ghiacciai sono sempre lassù, incombenti.
Il primo effetto di questi processi naturali non è tanto la chiusura oggi del rifugio (che, in ogni caso, ha prolungato l’apertura di una settimana rispetto alla tradizionale scadenza), ma è nella cascata del Piss, in Comune di Auronzo. Ancora due giorni e quell’acqua non si vedrà più, scomparirà la cascata. Dal sovrastante lago, infatti, ne scende pochissima.
«Non c’è nulla di straordinario – mette subito le mani avanti Emilio Pais, il gestore – siamo davanti a fenomeni naturali. Il ghiacciaio si è… ghiacciato. Le temperature sono molto fredde. Negli ultimi due giorni la colonnina del mercurio è scesa a –5 e solo per qualche ora è risalita a +1. In rifugio, quindi, siamo senza l’acqua che catturiamo dalla sorgente. In questi giorni ho usato le riserve che avevo messo da parte in alcuni serbatoi, ma non posso andare oltre alla giornata di domani (oggi per chi legge, ndr)».
È da qualche settimana, ormai, che anche il lago, re dei social quest’estate, si sta inesorabilmente consumando. Dai tre ghiacciai a monte (nord, centro e sud) non arrivano rinforzi. Sotto il bacino ci sono falde che risucchiano la poca acqua che rimane.
Sorpresa, ieri, per quanti sono saliti con l’intenzione di farsi l’ultimo scatto dell’estate. Hanno trovato solo quasi ghiaia e fango. L’acqua rimane in una pozza di 200 mq, che nei prossimi giorni si esaurirà. Fino alla prossima primavera, dunque, il Sorapis non potrà specchiarsi nel suo bacino turchese.
Ma Pais non si perde d’animo. Chiude una stagione “fantastica”, anche se l’affluenza, a suo avviso eccessiva, ha comportato problemi tutt’altro che secondari, fra i quali la pulizia del lago, in particolare delle sponde, ogni giorno con rifiuti sovrabbondanti.
Il gestore, dopo le polemiche dei giorni scorsi, ritiene che la soluzione indicata dalle Regole che hanno la proprietà di questa valle, e del Comune di Cortina – quella cioè di predisporre un parcheggio a pagamento a valle, al passo Tre Croci – possa fare da opportuna deterrenza contro l’assalto che si ripete da tre estati.
Prima, comunque, che arrivi la neve, il lago sarà di nuovo pulito, radicalmente. Verrà l’elicottero a portar giù le immondizie, perché quassù si arriva solo a piedi.
Per quanto riguarda, intanto, gli altri rifugi della zona, va avanti imperterrito l’Auronzo, ai piedi delle Tre Cime, che chiuderà solo a fine ottobre. Anche in questo caso, l’assalto estivo è stato superiore ad ogni aspettativa; probabilmente gli arrivi sono aumentati del 20%. Negli ambienti Cai, pertanto, ci si comincia a porre il problema di come, in futuro, razionalizzare questi grandi numeri. —
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