Il grazie di Cortina alla Polizia di Stato
CORTINA. Il corpo della Polizia di Stato ha ricevuto la cittadinanza onoraria di Cortina. Il consiglio comunale ieri mattina ha votato all'unanimità il conferimento, in una sala gremita di autorità civili, militari e religiose. Il sindaco Andrea Franceschi ha quindi consegnato al capo della Polizia, e direttore generale della Pubblica Sicurezza, il prefetto Alessandro Pansa, il campanile di Cortina riprodotto in bronzo, simbolo della comunità ampezzana.
Pansa a sua volta ha donato a Franceschi una medaglia della Polizia di Stato che raffigura il simbolo del Corpo da un lato e gli uomini e le donne della polizia dall'altro; altro dono è stato quello dei gemelli per camicia con il logo della Polizia.
La seduta si è aperta con un video che ha ricostruito i 70 anni di presenza del Commissariato di Pubblica Sicurezza a Cortina. «Era il 1945 quando in maniera lungimirante si scelse di aprire a Cortina un ufficio distaccato della Polizia di Stato», ricorda Franceschi, «in questi 70 anni abbiamo visto l'importanza di avere qui le forze dell'ordine. Nel 1956, durante le Olimpiadi che Cortina ospitò, nacque anche il servizio di soccorso in pista che è utilissimo ancora oggi. Con la Polizia di Stato c'è una stretta sinergia, profonda collaborazione e tanta stima. I cittadini e i turisti della nostra conca si sentono protetti. Con un atto solenne e motivato abbiamo quindi deciso di rendere onore alla Polizia che vigila sulle nostre zone». Pansa, ringraziando del conferimento ricevuto, ha ricordato il suo amore per Cortina, nato proprio nel 1956, quando per le Olimpiadi furono stampati degli appositi francobolli.
«Iniziai a collezionare i francobolli», dichiara Pansa, «quando vidi il primo che ritraeva la Cortina olimpica. La Polizia di Stato in quell'anno istituì il servizio di soccorso in pista. Di strada ne è stata fatta tanta da allora. Ne faremo ancora. Se Cortina a giugno otterrà i Mondiali di sci alpino, lavoreremo con gli enti locali per garantire la sicurezza all'evento iridato del 2021. Se oggi riceviamo la cittadinanza onoraria», sottolinea Pansa, «è merito delle donne e degli uomini della Polizia che qui lavorano e che hanno guadagnato l'affetto della comunità ampezzana che è confluito in questo riconoscimento. Qui la Polizia fa parte del tessuto sociale e svolge un ruolo importantissimo, considerando che Cortina è una delle realtà italiane note in tutto il mondo e che attira migliaia di visitatori. Siamo presenti con donne e uomini che, oltre all'impegno lavorativo, ci mettono il cuore. Lavorare con il cuore, interagire con le persone, è una caratteristica della Polizia di Stato. Noi lasciamo ai nostri agenti la possibilità di lavorare modellandosi alle esigenze del territorio. La cittadinanza onoraria è la dimostrazione che siamo stati capaci di modellarci alle esigenze di Cortina. Un grazie va quindi alla dirigente del Commissariato, Angela Pierobon, al questore Michele Morelli e a tutti coloro che operano su questo magnifico territorio».
Dall'aula consigliare, sulle note del Corpo musicale di Cortina, le autorità si sono spostate davanti alla Cassa Rurale dove è stato scoperto il busto in bronzo dedicato alla figura del poliziotto “in servizio in montagna”, realizzato dallo sculture Beppino Lorenzet.
Un'opera posizionata per volontà di Franceschi e della dirigente del commissariato Angela Pierobon, su un sasso della frana di Acquabona. Il vescovo Giuseppe Andrich e il parroco decano Paolo Arnoldo hanno benedetto l'opera e gli agenti che rappresenta. «Questa è stata una scommessa vinta», ha detto il questore di Belluno, Morelli, «perché abbiamo fortemente voluto posizionare l'opera su un sasso di Acquabona. Far parte di questa comunità è un orgoglio immenso. La cittadinanza e il busto in centro sono la testimonianza dell'impegno e della passione con i quali i poliziotti svolgono qui il loro lavoro».
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