Il lago di Alleghe sfiora il marciapiede posizionati i sacchi di sabbia per sicurezza

Gianni Santomaso / ALLEGHE
Il lago di Alleghe si è fermato a livello della strada, a 14 centimetri dall’esondazione. Nelle prime ore del pomeriggio di ieri la pioggia ha dato tregua, altrimenti Alleghe avrebbe assistito a quanto aveva già visto con Vaia: l’esondazione del suo lago e l’allagamento di case e scantinati. La paura è cresciuta via via durante la mattina di pari passo con la pioggia che ha continuato a scendere abbondantemente.
«La notte tra sabato e ieri è stata relativamente tranquilla – spiega il sindaco di Alleghe, Danilo De Toni – questa mattina (ieri, ndr) quando sono andato in sopralluogo il lago era già a 60 centimetri dalla strada». Il sindaco ha aperto il Coc, mobilitando in automatico tutta la struttura di protezione civile: il gruppo locale, i carabinieri, i vigili del fuoco volontari di Caprile che sono usciti in ricognizione sul territorio per monitorare gli affluenti secondari.
«Mi sono sentito con Zampieri della Provincia che, pur essendo in ferie, si è subito messo a disposizione – racconta De Toni – ho parlato con la protezione civile regionale informandola di continuo sulla situazione». Vedendo che il tempo non migliorava, De Toni ha quindi chiesto alla protezione civile provinciale di portare dei sacchi di sabbia che nel pomeriggio sono stati posizionati a protezione dell’hotel Europa situato in riva al lago.
«La preoccupazione era anche per l’hotel Adriana che ha un interrato con porte che fanno filtrare l’acqua. Con i volontari abbiamo dato supporto ai proprietari per portare in salvo attrezzature e materiale». De Toni è rimasto in contatto anche con i responsabili di Enel Green Power che in mattinata avevano aperto le paratoie.
Un sospiro di sollievo si è tirato attorno alle 15.30 quando le precipitazioni si sono attenuate e il livello del lago ha iniziato lentamente (perché nel frattempo le valli circostanti hanno continuato a scaricare) a calare. L’ondata di maltempo si era intanto portata via la spiaggetta nei pressi del palaghiaccio. Forse è la volta buona per capire che quello non è il suo posto.
La giornata di ieri non ha però portato preoccupazioni solo ad Alleghe. A Selva di Cadore sono state due le situazioni delicate. «A Peronàz – dice il sindaco Silvia Cestaro – si è dovuti intervenire per mettere in sicurezza il campeggio. C’è un problema grosso dato da un tubo dell’acquedotto che quando si apre causa un abbassamento della pressione dell’acqua. I servizi forestali e il Bim conoscono il problema e so che interverranno a breve. All’Aiva, nel posto in cui i servizi forestali stanno lavorando sugli argini, la protezione civile ha monitorato la situazione. La ditta che sta operando dovrà ripartire da dove l’acqua ha eroso».
A Rocca Pietore i vigili del fuoco volontari sono intervenuti sopra Sottoguda per una piccola colata detritica che non ha però compromesso la viabilità. A Canale due piccoli torrenti lungo la Valle di Garés sono esondati portando acqua e materiale lungo la comunale. L’intervento con l’escavatore ha sistemato gli argini, ma saranno necessari lavori più consistenti in primavera. Sempre a Canale, l’opera di presa della centralina sul Liera è stata riempita dalla ghiaia pregiudicandone il funzionamento per alcuni giorni.
A Gosaldo c’è stata qualche esondazione e a Colle Santa Lucia dei piccoli smottamenti. A Vallada per precauzione sono stati messi i cartelli di divieto d’accesso alla strada lungo il torrente Biois (chiusa da Vaia). A Cencenighe tutti i torrenti erano ingrossati, ma nei limiti di guardia. A Rivamonte c’è stato uno smottamento lungo la comunale per Lach (ora aperta a senso alternato). A Livinallongo il torrente Ornella si è portato via un tratto di una strada silvo-pastorale. A Taibon problemi in Val Corpassa: un grosso smottamento lungo una strada privata che si dirama dalla 203 prima della galleria e l’ostruzione di un canalone (liberato) verso il rifugio Vazzoler. —
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