Il lungo week end chiude con il botto. In fila sulle strade e lungo i sentieri

Molto escursionisti in Cansiglio, ai piedi delle Tre Cime e in tutto l’Agordino: ora si attende l’apertura tra regioni

BELLUNO

Il ponte del 2 giugno apre il mondo del turismo alla speranza. Da una parte e dall’altra della provincia. «Per la prima volta, dopo anni che frequento l’altopiano del Cansiglio – fa sapere Marco Dus, che lavora in Provincia a Belluno – ho fatto la coda. In fila anche a pranzo, mai visto un assalto del genere». D’accordo, i trevigiani hanno fatto la differenza. Ma, dalla parte opposta del Bellunese, sul passo Pordoi, da dove arrivava tutta quella gente che s’è vista ieri? Perfino gruppi di ciclisti spagnoli ed americani. Macchine e moto hanno tentato di sconfinare, ma i più si sono fermati invadendo i due bar ed il ristorante aperto.

«Tanti hanno approfittato per le prime escursioni, senza comunque salire sulla neve ghiacciata – riferisce Osvaldo Finazzer, albergatore -. Purtroppo un meranese di 62 anni è caduto nel canalino Holzer, mentre arrampicava». Forse è solo il 50% del movimento di un anno fa, ma le presenze aumentano comunque di giorno in giorno. «Il ponte è andato meglio del previsto – commenta Giuliano Vantaggi, direttore Dmo -. Adesso guardiamo fiduciosi all’estate. Siamo un territorio denso di meraviglie a portata di turista. È importante che i villeggianti che alloggeranno nelle seconde case o nelle locazioni turistiche o b&b si fermino a assaporare la nostra cucina e i nostri prodotti tipici in modo che l’economia di montagna riparta».

Proprio questo interesse lo ha riscontrato Davide Zandonella Necca, referente Acom in Comelico. «I negozi – fa sapere – hanno cominciato a rianimarsi, le seconde case sono state in gran parte riaperte e ricominciano anche le prenotazioni».

Con ansia, informa il delegato di Confcommercio, aspettiamo le aperture del 3 giugno, in seguito quelle europee. Numerosi gli escursionisti che hanno frequentato la Valgrande, da una parte, e la Valvisdende, dall’altra (appassionati di mountain bike in particolare).

Il ponte del 2 giugno è stato per Auronzo e Misurina un anticipo della stagione estiva che solitamente inizia a metà giugno. Le passeggiate sul lungolago di Santa Caterina, Misurina e Antorno si sono popolate di famiglie, motociclisti e pure di molti giovani, così come la ciclabile di 30km che collega Auronzo e Misurina, i sentieri di montagna e le valli limitrofe alla Val D’Ansiei, come la Val Da Rin e la Val Marzon.

Gli agriturismi aperti hanno visto il tutto esaurito e quelli ancora chiusi hanno ricevuto decine di chiamate. Lo stesso ufficio turistico è stato preso d’assalto da turisti veneti in cerca soprattutto di appartamenti per i mesi di luglio e agosto.

«Questo sarà un anno zero per il turismo auronzano – spiega il sindaco Tatiana Pais Becher – in cui avremo delle buone carte come la tranquillità che si respira tra Auronzo e Misurina, l’aria pura garantita da un microclima unico in Europa come quello di Misurina».

Parecchi escursionisti sono saliti alle Tre Cime per fare il giro del gruppo. Dall’altra parte della provincia, a Falcade e in valle del Biois, il flusso turistico non è stato meno significativo. Il caratteristico borgo di Fuciade è stato raggiunto a piedi da numerosi passeggiatori, considerate le condizioni meteo.

Scialpinisti sulla Marmolada e al lago di Alleghe i visitatori si sono fermati per osservare i colori dell’acqua. Frequentata, ieri, anche la classica passeggiata in corso Italia a Cortina. —

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