Il lupo uccide altre tre pecore vicino alle case di Cirvoi
BELLUNO. Nuovo attacco del lupo a Cirvoi. Sempre più nel cuore del paese. Se nella notte fra domenica e lunedì il predatore ha colpito in un pascolo che si affaccia su via Libertà, la strada che...
BELLUNO. Nuovo attacco del lupo a Cirvoi. Sempre più nel cuore del paese. Se nella notte fra domenica e lunedì il predatore ha colpito in un pascolo che si affaccia su via Libertà, la strada che dalla chiesa porta verso un gruppo di case, la notte successiva è sceso ancora più a valle. È arrivato ai piedi del paese, nel pascolo vicino al campo sportivo.
Aldino Bianchet ha perso altre tre pecore (quattro, se si considera che una è rimasta gravemente ferita e ieri le è stata fatta la puntura per la soppressione) ed è preoccupato. «Questa notte metterò le pecore all’interno di un recinto che si trova più vicino alla casa. C’è anche del filo spinato in cima alla rete metallica. Spero che il lupo non riesca ad entrare». Perché ormai la situazione è chiara: sul Visentin non ci sono più né ovini né bovini, il lupo deve nutrirsi e scende a valle. Il timore è che attacchi nuovamente gli allevamenti di Bianchet, sparsi in diverse zone di Cirvoi, tutte all’interno del centro abitato.
Il lupo è tornato in paese nella notte fra lunedì e ieri. L’allevatore aveva lasciato le carcasse delle pecore uccise la notte precedente nel pascolo. «Speravo si cibasse di quelle, visto che erano a portata di mano», spiega. Ma il lupo ha preferito carne fresca. Deve aver colpito in un momento di grande tranquillità, nel cuore della notte. Quando le persone dormono e nessuno può disturbarlo. Ha saltato la recinzione e aggredito tre pecore. Una è stata azzannata alla gola. Un’altra completamente mangiata. Una terza si trova più distante. È stata uccisa e sventrata, ma il lupo non si è cibato delle interiora. La visita è straziante, anche per l’allevatore.
«Stamattina (ieri per chi legge,
ndr
) sono andato subito al pascolo in via Libertà, per vedere se il lupo era tornato. Ho trovato le carcasse intatte e pensavo non fosse sceso. Invece nel pascolo qui sotto...». Siamo nel cuore del paese. Vicino alle case e al campo sportivo. A Cirvoi la preoccupazione sta crescendo, perché tutti sanno che il lupo ha paura dell’uomo, ma molti si chiedono come si comporterà quando non troverà più pecore (o mucche, in zona ci sono anche altre aziende agricole, con bovini) da mangiare.
Ieri la Polizia Provinciale è tornata nuovamente a Cirvoi a verificare la predazione. «Hanno detto che monteranno delle fototrappole», conclude Bianchet. «Ma quelle mica servono per tenere lontano il lupo. Io monterò un recinto più alto, stasera (ieri,
ndr
) metterò le pecore più su, vicino alla casa e speriamo che il lupo non riesca a oltrepassare il recinto, che è alto un metro e venti e con il filo spinato. Qua si parla sempre di convivenza, ma come si fa, in queste condizioni?».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi
Video