Il malocchio è prescritto non doversi procedere per la sedicente maga
FELTRE. Il reato contestato alla presunta maga avrà la prescrizione. Il presunto malocchio può aspettare un anno.
Il processo per circonvenzione d’incapace a madre e figlia si chiuderà con una sentenza di non doversi procedere contro Micheline De Medeiros ed Emilio Gobbo. Per la terza volta le presunte vittime del raggiro non si sono presentate in tribunale e non hanno presentato alcuna giustificazione tale da configurare un legittimo impedimento, confermando di non avere interesse per il procedimento penale, a parte il fatto che la querela è stata ritirata. La Procura non intende derubricare il reato da circonvenzione d’incapace a truffa e l’unico sistema per uscire dallo stallo era seguire le indicazioni della Corte d’Appello di Venezia.
Il giudice Feletto ha rinviato al 20 giugno prossimo, quando anche il reato contestato sarà prescritto. Il difensore degli imputati, Cason, ne ha preso atto. Le due donne si erano costituite parte civile solo in un primo momento, poi la costituzione è stata ritirata dall’allora avvocato Rasera Berna.
I due imputati si sarebbero fatti consegnare 2.713 euro in bonifici bancari e ricariche sulla carta Postepay per allontanare una volta per tutte la cattiva sorte da una feltrina, che è convinta di aver partorito 27 figli, e della figlia con problemi di disabilità. La donna sosteneva di essere una maga potente e in possesso di capacità taumaturgiche, virtù queste confermate e garantite dall’uomo. Entrambi sono accusati di aver approfittato delle oggettive difficoltà di madre e figlia per spillare loro una somma in denaro, che in un primo momento sembrava molto più alta, in realtà poi è stata ridimensionata.
È passato molto tempo dai fatti contestati e si aspetta la prescrizione. —
Gigi Sosso
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