Il malore di Edoardo Luciani
Collassa per il caldo e l’emozione, dimesso poco dopo
Edoardo Luciani in barella
LORENZAGO.
Edoardo Luciani è tornato nella sua casa di Canale d’Agordo ieri pomeriggio, dimesso dall’ospedale di Pieve di Cadore alle 15.30. Era stato ricoverato due ore prima, attorno alle 13.30, in seguito ad un malore che lo aveva colpito appena dopo la fine dell’Angelus. Edoardo Luciani si è accasciato mentre stava salutando le tante persone che lo applaudivano e gli volevano stringere la mano. Stava per rispondere alle domande dei giornalisti quando il caldo e l’emozione hanno avuto il sopravvento. Luciani, che ha 90 anni, è stato subito soccorso dal personale del Suem - 118 che era presente in forze e che aveva attrezzato un ospedale da campo poco lontano dalla piazza.
Cosa è accaduto lo spiega il primario del Suem Angelo Costola, che è rimasto vicino ad Edoardo Luciani per tutto il tempo: «Tutta colpa del caldo e dell’emozione. Ha avuto un forte calo di pressione e un lieve collasso». A soccorrere per prima Luciani è stata la figlia che lo aveva accompagnato a Lorenzago.
Sotto la tenda dell’ospedale Edoardo Luciani è rimasto per una mezz’ora. Gli è stata fatta una flebo di liquidi ed è stato subito sottoposto ad un tracciato per verificare lo stato di salute del cuore. «Tutto in regola», ha spiegato Costola. Per precauzione comunque è stato portato in ambulanza all’ospedale di Pieve di Cadore, da dove, ristabilito, è stato dimesso alle 15.30 ed è tornato a casa.
Una giornata molto emozionante, quella di Luciani, ieri a Lorenzago. Prima di tutto gli applausi che lo hanno accolto quando è arrivato sulla piazza. Il suo volto è conosciuto e i pochi che non sapevano chi era lo hanno scoperto subito. Ha assistito alla messa, poi all’attesa dell’arrivo del Papa, poi all’Angelus. Quasi tre ore sotto il sole che batteva forte. E poi l’emozione. Prima il vescovo di Belluno Giuseppe Andrich, lo ha presentato dal palco al Papa. Poi Ratzinger stesso lo ha salutato dicendo: «Sono molto lieto che sia presente il signor Edoardo Luciani, fratello del Servo di Dio Giovanni Paolo I: a lui rivolgo un particolare saluto, dal mio cuore con grande gioia. Grazie per la sua presenza». E di Albino Luciani ha detto: «Era un mio grande amico». Alla fine dell’Angelus nel lungo corteo di persone che sono salite a salutare il pontefice c’era anche lui, Luciani, con la figlia. Pia Luciani dopo ha raccontato: «Il Papa ci ha detto di essere stato molto vicino a mio zio e di farne spesso memoria». Poi l’anziano fratello di Giovanni Paolo I è sceso nella piazza e ha cominciato a salutare le tante persone che lo chiamavano da dietro le transenne. Pochi minuti, poi il malore. Per fortuna tutto si è risolto nel giro di poche ore, a testimonianza della tempra del «maestro» Edoardo Luciani.
(ma.co.)
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