Il marketing per il turismo bellunese lo farà Bolzano

La Dmo ha deciso: Eurac dovrà stendere il piano da 5,4 milioni di euro. La curiosità: il piano è pensato per fare concorrenza proprio ai vicini trentini e altoatesini

BELLUNO. Sarà Bolzano, diretto competitor di Belluno, a progettare il marketing turistico della provincia. Per ben 5 milioni e 400 mila euro di impegno finanziario. Attraverso i Fondi di confine. Si badi, queste risorse sono state stanziate proprio da Bolzano e da Trento. La società Eurac Research (che ha tra i suoi soci Provincia Autonoma di Bolzano, Regione Autonoma Trentino-Alto Adige, Comuni di Bolzano, Bressanone e Merano e Camera di Commercio di Bolzano) ha infatti vinto il bando indetto dalla Dmo (Destination management organization), l'organismo che, in base alla legge regionale 11/2013 ha il ruolo di gestire il turismo nel Bellunese. Eurac è l'organizzazione conosciuta sulle Dolomiti Bellunesi per aver indagato i flussi di traffico sulle Dolomiti e rappresenta il meglio della ricerca che si può trovare nella vicina provincia. Eurac Research è stata fondata nel 1992 e nel tempo ha esteso le proprie attività a nuove discipline, attirando ricercatori da tutto il mondo e aprendo nuove strutture. Oggi in Eurac lavorano quasi 300 ricercatori da più di 30 paesi.

Dmo mette a disposizione per il progetto 80 mila euro: per studiare, appunto, come rilanciare l'offerta turistica nel Bellunese. Ha vinto, con un ribasso d'asta del 15% dell'offerta economica (ovvero 69.671,95, ma c’è anche chi è sceso fino al 38%) e risultando al primo posto di quella tecnica, su una platea di autorevoli concorrenti composta, tra gli altri, da Kpmg Advisor; Jfc srl Unipersonale di Faenza in Ati con Informest; Ideas srl di Lodi, Meneghini & Associati di Vicenza, Mailander srl in Ati con Luiss e Reviviscar, Idea srl di Treviso in Ati con Villaggio Globale di Mogliano, Four Tourism di Torino, Manfred Canins, Sl6a Turismo e territorio di Roma in Ati con Punto 3 di Ferrara e Dolomiti Project di Belluno, Mate di Bologna in Ati con Consorzio Starting di Padova e Action di Padova.

Il senso della sorpresa è forte tra i Bellunesi e lo testimonia il presidente della Federalberghi, Walter De Cassan. «Nulla da ridire sulla capacità di Bolzano e dell'Alto Adige di fare marketing. Non conosco Eurac, se non per le indagini relative ai flussi di traffico. So che svolge molte attività ed è accreditata. Ci auguriamo, pertanto, che meglio di altri sappia immaginare il futuro dell'offerta turistica in provincia. Certo, però, che un dubbio ci rimane. Se noi vediamo l'Alto Adige e il Trentino come i primi nostri competitors, per loro la prospettiva è analoga. Ci chiediamo, pertanto, come possano programmare un marketing che magari faccia concorrenza ai loro stessi interessi». Federalberghi per questo motivo presterà estrema attenzione allo sviluppo degli studi.

L'onorevole Roger Demenech, coordinatore dei Fondi di confine, ricorda che la cifra messa a disposizione del marketing è tra le più consistenti di questa particolare programmazione. «La politica non deve entrare nella gestione e se Dmo ha ritenuto di fare il bando per l'appalto vuol dire che aveva le sue buone ragioni per una scelta come questa».

Eurac, secondo de Menech, è un nome particolarmente affidabile, come ce n'erano altri fra i concorrenti. «Non resta che augurarci che prepari un progetto di efficae rilancio del turismo in provincia. E siamo sicuri che, con l'esperienza che si ritrova, non guarderà in faccia a nessuno, nemmeno ai suoi dirimpettai di Bolzano».

Confindustria Belluno si astiene da ogni commento, in attesa dei risultati. Si sa, però, che a suo tempo l'associazione degli imprenditori aveva consigliato di trovare all'interno stesso del Bellunese chi potesse per pianificare al meglio le risorse turistiche.

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