Il Mattone del mondo sulla tomba di Livatino

FELTRE
Missione compiuta. Il mattone del mondo, partito dalla Cooperativa Arcobaleno lo scorso 22 agosto, ha percorso oltre 1.500 chilometri grazie alla staffetta ciclistica organizzata grazie alla collaborazione del Centro sportivo italiano dopo avere toccato alcuni punti nevralgici del Paese, come i palazzi romani della politica, ha raggiunto la Sicilia e più precisamente il chilometro 10 della statale Canicattì - Agrigento, dove il 21 settembre 1990 ci fu l’agguato di mafia che costò la vita al giudice Rosario Livatino, poi diventato beato. Una tappa importante e significativa, prologo dell’ultimo atto dell’iniziativa, con la deposizione del mattone del mondo sulla tomba dello stesso magistrato nel cimitero di Canicattì. Presenti e protagonisti in diverse tappe della staffetta gli stessi ospiti della Comunità di Villa san Francesco e della Cooperativa Arcobaleno. Ed è stato proprio un giovane un giovane della comunità diretta da Aldo Bertelle a deporre il mattone sulla tomba del beato.
Un’avventura durata tre settimane che ha portato il mattone del mondo, realizzato con le terre dei 199 Paesi che hanno contribuito a realizzarlo inviandole alla Comunità di Facen. Dal 2018 i giovani ospiti hanno iniziato a restituire questa terra sotto forma di mattone e la missione siciliana ha uno speciale significato. —
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