Il mondo visto dai bambini: al via la 33ª Ex tempore

Ventidue scultori invadono il cuore della città per il tradizionale evento autunnale. In ritardo per il maltempo i tronchi del Comelico, «ma rispetteremo la tabella»

BELLUNO

La città non si deve fermare, così come, nonostante le tante difficoltà, non si fermerà nemmeno la tradizionale Ex Tempore di scultura, che da 33 anni avvicina Belluno a San Martino. Come per la passata edizione saranno 22 le postazioni sparse per il centro affidate ad altrettanti artisti che potranno contare solo sulle proprie abilità per far emergere da tronchi e pannelli di cirmolo le figure che meglio rappresenteranno il tema scelto per quest’anno: “Il mondo visto dagli occhi di un bambino”.

Come di consueto, grande importanza sarà data alla presenza dei più piccoli, anche se la chiusura delle scuole limiterà inevitabilmente il numero di classi a passeggio per il centro tra le sculture: «Visto il tema di quest’anno speriamo che tanti bambini possano ammirare le opere, il legno è la nostra vita e racchiude dei valori importanti che devono essere trasmessi alle nuove generazioni».

La 33ª edizione dell’Ex Tempore deve, purtroppo, registrare anche l’assenza di Luigina Tavi, poetessa dialettale che per tanti anni ha accompagnato il lavoro degli scultori donando i suoi versi alle opere realizzate in piazza. A lei è stata dedicata una pagina della brochure ufficiale che riporta la sua poesia in dialetto dedicata ai tronchi.

Argomenti:ex tempore

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi