Il museo Fulcis set di moda: crescono le richieste per usare gli spazi

Il Comune ha definito le tariffe “commerciali” e istituito biglietti agevolati per alcuni utenti. A novembre una mostra
BELLUNO. Il Museo Fulcis set per sfilate di moda. Continuano ad arrivare richieste per l’utilizzo del nuovo palazzo dell’arte cittadino. Passata l’euforia post inaugurazione, il numero dei visitatori è rimasto alto. Per tutta l’estate i turisti hanno affollato le sale espositive e ammirato il pregevole restauro dell’edificio, soprattutto nei fine settimana. Nei giorni feriali, invece, non sono mancati i bellunesi. Ma quello che colpisce è il boom di richieste per utilizzare gli spazi del Museo. «Abbiamo avuto domande da testate di moda, che voleva allestire dei set all’interno del Palazzo», spiega l’assessore alla cultura Marco Perale. «Ma anche testate di arredamento ci hanno chiesto la disponibilità».


Era necessario definire le tariffe per l’utilizzo del Fulcis e sono state discusse in terza commissione martedì sera. Si è scelto di far pagare 500 euro e 800 euro in base agli spazi di cui c’è necessità e al tempo di occupazione. Approvate, passeranno al vaglio del consiglio domani.


«Ci stiamo rendendo conto che ci sono alcune tipologie di utenti per le quali non avevamo previsto tariffe agevolate», continua Perale. Da qui il provvedimento, che oltre a definire le tariffe per un utilizzo “commerciale” del Fulcis, istituisce anche biglietti a costo agevolato per alcune fasce di utenti. Le famiglie, per esempio, pagheranno solo 12 euro a nucleo per entrare al Fulcis per un anno, tutte le volte che vorranno. Per famiglia si intende il genitore con un solo figlio ma anche la coppia che ne ha cinque, sei, sette. È stato istituito anche un biglietto unico per gli studenti: se partecipano ad attività e laboratori organizzati dalla scuola pagheranno 3 euro e potranno entrare al Fulcis per un anno intero con i loro compagni. La cifra sale a 10 euro per i ragazzi dai 15 ai 25 anni.


Continua, dunque, il percorso avviato con la Fulcis card, che ha l’obiettivo di mantenere costante il flusso di accessi al museo. Un’altra soluzione è quella delle mostre: «Ne faremo due all’anno, in autunno e in primavera, esponendo collezioni nuove o che abbiamo ma sono sempre rimaste nei magazzini», conclude l’assessore. A novembre il primo appuntamento, con l’esposizione del crocifisso di Brustolon donato dalla famiglia Pagani Cesa di Brescia.


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