Il negozio “Naftalina” arriva nel capoluogo con gli oggetti vintage

BELLUNO. Naftalina invade la provincia. Niente paura, nessun rischio per l’ambiente in vista, ma anzi una spinta a riutilizzare gli insospettabili tesori che prendono la polvere in soffitta e a riciclare quanti più oggetti possibile. Il negozio dell’usato Naftalina vintage, nato nel 2015 a Santa Giustina, raddoppia e oggi apre la sua nuova sede a Belluno, ridando vita a un altro mercatino dell’usato chiuso da qualche tempo in via Tonegutti 11, vicino al centro commerciale Emisfero.

La festa di inaugurazione è prevista per le 15, quando il magazzino aprirà ufficialmente le proprie porte per accogliere i clienti che potranno scorrazzare tra le tante curiosità e i pezzi unici esposti. «Il Naftalina vintage 2020 sarà aperto dal martedì al sabato dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 19», spiega Tanya Balzan, che ha seguito il compagno Hendrick Chiesurin in questa avventura, «per noi questo nuovo spazio è come un quarto figlio, dopo i due veri e il Naftalina 2015. Un’emozione enorme».

Il nuovo negozio, che prenderà il nome di Naftalina vintage 2020, servirà a Hendrick e Tanya per far espandere in provincia la loro idea di riutilizzo e di riciclo degli oggetti che spesso finiscono in discarica. Una filosofia che già con il punto vendita di Santa Giustina ha dimostrato di poter conquistare la clientela che si è ritrovata a curiosare tra le chicche sugli scaffali, i macchinari da giardinaggio revisionati da Chiesurin e i mobili restaurati nel laboratorio di falegnameria attivo nel negozio.

«Non è stato semplice far nascere questo nuovo punto vendita, perché noi siamo in due, con due bambini e dovevamo mandare avanti anche il primo negozio, mentre davamo vita a questo», spiega Tanya, «dentro, però, abbiamo ricreato l’atmosfera del primo Naftalina, con tantissime curiosità e oggetti speciali d’antiquariato, modernariato, collezionismo, del settore audio e per i bambini».

Resta la formula del sopralluogo e preventivo gratuito per lo svuotamento di soffitte e cantine: «Il nuovo punto vendita di Belluno serve appunto per raggiungere più facilmente il Comelico, il Cadore, il Longaronese e l’Alpago, oltre ovviamente a Ponte e allo stesso capoluogo», spiega Tanya, «perché già in passato molte persone che abitano in queste zone ci avevano contattato, ma non sempre era facile raggiungerli restando solo a Santa Giustina».

Non tutto va gettato, quindi, ma molto si può effettivamente riutilizzare, anche per salvaguardarne la storia: «È un modo per mantenere viva una parte della cultura e della storia locale e riscoprire com’era la vita quotidiana di un tempo». —

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