Il Nevegal ora lotta contro la burocrazia
BELLUNO
Ad un passo dalla firma che salverebbe la stagione invernale, il Nevegal si incaglia sulla burocrazia. C’è un intoppo legato alle concessioni, che devono essere rilasciate dal ministero con tempi che rischiano di essere troppo lunghi per chi ha fretta di avviare le manutenzioni e aprire le piste in tempo per Natale. E c’è poi la verifica tecnica da fare, perché Nevegal 2021, la nuova società composta da Massimo Slaviero, Roberto Pierobon, Lionello Gorza e Alessandro Molin, non sa ancora in che condizioni siano gli impianti che si appresta ad acquistare.
Lunedì saranno avviate le verifiche tecniche, che richiederanno una settimana. Solo al termine dell’operazione si deciderà se procedere con l’acquisto. Massimo Slaviero, presidente di Nevegal 2021, è fiducioso e ottimista: «Non siamo ancora alla firma, ma ormai tutto è stabilito», afferma.
Ovvero: l’accordo con Alpe del Nevegal, proprietaria degli impianti, e società messa in liquidazione a settembre, è stato raggiunto. Non era affatto scontato, la trattativa è stata lunga e a tratti non facile. Ma si è conclusa positivamente. Nevegal 2021, dunque, è ad un passo dal diventare proprietaria degli impianti.
Prima, però, ci sono le verifiche tecniche da fare: «Lunedì avvieremo le valutazioni», spiega Massimo Slaviero. «Dobbiamo capire in che condizioni sono gli impianti, quali lavori ci sono da fare. L’operazione richiederà una settimana».
C’è poi anche un problema legato alle autorizzazioni per le concessioni di utilizzo delle piste: «Sono statali ma vengono esercitate dalla Provincia», precisa Slaviero, «e i tempi per il rilascio di queste concessioni sembrano lunghi perché se ne occupa un ministero. Che si tratti di un chilometro di piste o di dieci non cambia nulla: bisogna avere quelle autorizzazioni». E il calendario oggi dice 6 novembre.
L’obiettivo di Nevegal 2021 è si aprire gli impianti a Natale, ovviamente decreti governativi permettendo, per rendere sostenibile la stagione. Le manutenzioni sugli impianti richiedono circa un mese. Si capisce l’urgenza di ottenere le autorizzazioni.
Ma Slaviero è fiducioso che l’operazione si concretizzi: «Non siamo ancora alla firma del contratto, ma ormai tutto è stabilito», conclude. «Gli operatori hanno dato una grande dimostrazione alla società, versando decine di migliaia di euro. Sono stati encomiabili e li ringrazio per la loro partecipazione a questa operazione, che ci vede tutti coinvolti. Loro, e ovviamente anche noi, crediamo nel futuro del Nevegal». —
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