Il Paganini ritrovato in discarica
PIEVE DI CADORE. La statua del violinista Paganini di Romano Tabacchi trafugata alla fine di luglio dal laboratorio di Batteria Castello è tornata a casa. I carabinieri l’hanno sequestrata e affidata in custodia ieri mattina al sindaco di Pieve, Maria Antonia Ciotti. «La scultura è stata ritrovata nell’ecocentro di Valbeggia a Vallesella dai militari di Vigo», spiega la prima cittadina, «è stata informata la sorella dello scultore Lilli, che ha confermato che la statua era stata lasciata in eredità al Comune con altre opere. A me non rimaneva che provvedere al suo prelievo, cosa non facile perché è alta 150 centimetri e pesa circa 180 chili, e trasportarla in municipio».
La statua è stata portata anche al Cos-Mo, in occasione del 70° compleanno del Gruppo rocciatori Ragni. «Ho avvisato anche l’arcidiacono Diego Soravia, pregandolo di sentire don Luigi Ciotti, che nella sua ultima visita a Pieve era rimasto amareggiato per il furto. Il sacerdote è sempre stato un grande amico di Tabacchi».
A ritrovare la scultura, mancante del piedistallo (ma in buone condizioni), è stato il personale dell’ecocentro, intorno alle 10. In corso le indagini per risalire al responsabile del gesto.
Rimangono inspiegabili le motivazioni di un furto per niente casuale. «Il forte di Batteria Castello», racconta Lilli Tabacchi, «era stato chiuso con dei lucchetti dall’Ufficio tecnico del Comune di Pieve, proprietario della struttura. La famiglia sapeva che, per portare via gli oggetti lasciati da Romano e ancora nel forte, avremmo dovuto ritirare la chiave in municipio. Nell’ex laboratorio c’erano, oltre ad alcuni oggetti personali, anche delle opere che mio fratello aveva lasciato in eredità alla comunità, affinchè venissero posizionate nelle scuole, soprattutto elementari e dell’infanzia, dove l’arte vera ha ancora un significato, comunque dove il Comune di Pieve avesse deciso. Nell’elenco di queste opere c’era anche la scultura alta circa un metro e mezzo in ferro, che è conosciuta come “Il violinista Paganini” e i Totem di legno.
Vittore Doro
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