Il Palio di Feltre piange la morte di Alfonso Sampieri
FELTRE
Il mondo del Palio piange Alfonso Sampieri, prima anima del quartiere Port’Oria (di cui è stato presidente per quattro anni) e poi per sette anni dal 2010 al 2016 vicepresidente dell’associazione durante la presidenza di Stefano Antonetti. Se n’è andato a 70 anni, la vigilia di Natale, dopo una lunga malattia, lasciando il ricordo di quanto fatto per lo sviluppo della manifestazione, sotto tanti aspetti. Ha spinto per introdurre la messa per l’apertura dell’anno paliesco al santuario di San Vittore e ha avuto un ruolo di fondamentale importanza nello sviluppo del regolamento per la corsa dei cavalli, all’avanguardia nell’adeguamento alle circolari ministeriali per la tutela della salute degli animali. Seguiva personalmente ogni aspetto, dalle visite veterinarie ai controlli antidoping, occupandosi degli adempimenti relativi alla gara equestre e della cura della pista di Pra’ del Moro. Il funerale si svolgerà domani alle 11 nella chiesa del Duomo.
Residente a Nemeggio, classe 1949, ha trascorso una vita con la divisa da carabiniere addosso, prima in servizio e poi attivo come volontario dell’associazione carabinieri in congedo. In paese è apprezzato anche come artista. Pittore, restauratore (soprattutto di icone), ha curato anche numerose mostre, tra cui quella allestita nel 2014 all’ex Seminario vescovile sui 200 anni di storia dell’Arma. Nel Palio ha avuto inoltre un ruolo decisivo nel processo di trasformazione da ente ad associazione.
«Il Palio di Feltre perde una figura storica e un sincero appassionato, che negli anni si è molto adoperato per lo sviluppo della manifestazione», ricorda l’attuale presidente Eugenio Tamburrino. «Dal carattere forte, Alfonso era ugualmente capace di saper anteporre il bene del Palio a qualsiasi altra cosa, portandolo a raggiungere traguardi importanti. Negli ultimi tempi, pur fiaccato dalla malattia, avevamo avuto modo di ragionare insieme sul Palio e sul suo sviluppo e aveva saputo regalarmi pareri preziosi e mai banali. Mancherà a tutto il mondo del Palio».
Lo ricorda con affetto l’ex presidente Stefano Antonetti: «Il suo aiuto è stato preziosissimo, anche come amico. Gli chiedevo spesso consigli ed era sempre disponibile», dice. «Alfonso amava profondamente il Palio e non posso che dirgli grazie». A nome del quartiere Port’Oria, il presidente Marco Hubert Campigotto sottolinea lo spirito d’iniziativa di Alfonso Sampieri: «Una presenza fondamentale non solo a livello ufficiale, ma anche come animatore di tantissime attività. Aveva un carattere energico, ma anche un’anima artistica, sensibile quindi. È lui che ha promosso il restauro del capitello in piazzetta Tortesen della Madonna del Carmelo e che ha fatto il gemellaggio con Noale». —
© RIPRODUZIONE RISERVATA .
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi