Il panino delle Dolomiti? Lo trovate al “Check”

Dal 1982 il locale della famiglia Zanardo è un’istituzione nel cuore del Cadore: «Fiorello, Guccini, Vespa e Kristian Ghedina sono nostri clienti affezionati»

BELLUNO

È il bar paninoteca più conosciuto nelle Dolomiti, un locale che può vantare una clientela tanto numerosa e affezionata come pochi altri locali della vallata, Cortina compresa: parliamo dello Snach Check di Tai di Cadore. I suoi panini sono diventati un mito. Ancora oggi, grazie al loro nome caratteristico, sono nell’immaginario di chi viene in vacanza o semplicemente si ferma per una gustosa pausa durante un viaggio.

«È stato aperto il 29 giugno del 1982, dalla sottoscritta e dai miei fratelli Sandro e Morena», racconta Romana Zanardo, mentre indica la fotografia che ricorda quella data, con l’immagine dei fondatori e il loro primo incasso. «La mia famiglia», ricorda Morena, «all’inizio degli anni Ottanta gestiva la Pensione Danesin, ma cercava un’attività che consentisse una gestione meno impegnata turisticamente e consentisse alla famiglia di avere un futuro. Così nacque l’idea di aprire una paninoteca, un’attività che nella zona ancora non esisteva. Ci siamo affidati al nostro amico Alberto Rolandi, che ha rinnovato completamente il vecchio Bar Alpino, al quale siamo subentrati nella gestione, cambiandogli anche il nome».

Come ricordate i primi passi in questa avventura?

« Il locale iniziò subito a lavorare e capimmo subito che avrebbe avuto fortuna. I clienti lasciavano il locale con il sorriso sulle labbra. Un sorriso che non nasceva solo dall’essere soddisfatti del trattamento, ma sopratutto per come venivano trattati. Eravamo giovani e sempre pronti ad accogliere con un sorriso e una battuta, anche pungente, chi entrava, fosse una celebrità o un normale operaio del luogo».

Un’altra parte non indifferente del suo successo, il Chech lo deve alla sua posizione...

«Eh sì. Si trova sul Bivio di Tai, dove la strada statale 51 di Alemagna che porta a Cortina, fino al 1996 dava origine alla 51 Bis, che tuttora attraversa il centro di Pieve di Cadore. Una strada che ha sempre goduto di un intenso traffico di passaggio e gli automobilisti si fermavano volentieri dopo aver superato la mitica Cavallera, trovando davanti al locale un accogliente parcheggio».

Ricordate qualche ospite vip?

«Tra i frequentatori del locale», racconta Morena Zanardo, «ci sono stati– e ci sono tuttora– molti volti noti della televisione, del cinema, dello sport locale e mondiale, che cominciarono a frequentare il Check quasi subito dopo l’apertura. Si fermano per il caffè o per dei panini e durante la sosta chiacchierano e poiché a noi piace, riusciamo subito ad entrare in sintonia con loro. Tra i molti, ricordiamo particolarmente Fiorello, che arrivò un giorno con la moglie e la figlioletta di pochi mesi e si sedette sul tavolo più nascosto, chiedendoci di non dire niente agli altri clienti. Nonostante avesse un cappellino che gli nascondeva il viso, venne subito riconosciuto e salutato con simpatia. Si fece fotografare senza problemi. Da allora è passato altre volte».

Anche Kristian Ghedina è un vostro affezionato amico...

«È uno dei clienti più assidui. Il Ghedo frequenta il Check da oltre 20 anni. Venne a festeggiare anche quando a Kitzbühel nel 1998, sulla Streif, fu il primo italiano a vincere la gara. Ritornava spesso anche quando, lasciati gli sci, era diventato un pilota automobilistico. Ma i clienti che hanno lasciato il segno del loro passaggio sono comunque centinaia: da Bruno Vespa, che è passato a salutarci solo qualche giorno fa, ad Antonella Ruggiero dei Matia Bazar, da Tiberio Timperi, a Silvan, senza dimenticare Francesco Guccini che, quando viene a Pieve, non manca di passare».

La dimostrazione di questa simpatia istintiva è data dalla lunghissima galleria di foto che sono state raccolte e conservate sotto vetro dal 1982, anno di apertura dell’attività ad oggi e che potrebbero diventare una grande mostra fotografica. «L’alto gradimento per il Check», aggiunge Romana, «è dimostrato anche sui siti turistici come TripAdvisor, dove trovi 247 commenti tutti positivi, con il locale che ha ottenuto il punteggio di 4,5 su 5, ben oltre la media di paninoteche simili».

Oggi dei fondatori sono rimasti Morena e Romana, con il marito Umberto Giacomelli e la sorella Antonella. Vista la gestione famigliare, con i giovani è iniziato il passaggio generazionale. Dei titolari iniziali, solo Sandro ha lasciato questa attività per aprire l’enoteca “Check” a Pieve”. Un nome, una garanzia. –




 

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