Il parco archeologico riporterà a casa l’uomo di Val Rosna
SOVRAMONTE. Un complesso storico e archeologico grazie al quale dopo quasi trent’anni l’Uomo della Val Rosna lascerà l’università di Ferrara e tornerà nella sua Sovramonte dove quasi 14 mila anni fa fu seppellito, diventando l’uomo più antico mai rinvenuto. Il Comune di Sovramonte ha lavorato in sinergia con la Soprintendenza ai beni ambientali e archeologici e con il professor Paresani dell’università di Ferrara che fu giovane archeologo a metà degli anni 80 quando i reperti della Val Rosna vennero alla luce e che ora fornirà la consulenza tecnica per la creazione del museo e la realizzazione dei pannelli informativi che troveranno collocazione nei pressi del sito e nel vicino bar dove si racconteranno le caratteristiche del sito archeologico e la storia dello scavo nelle sue diverse fasi.
Prende corpo dunque il progetto che sarà finanziato grazie ai fondi legati al turismo dei Fondi Brancher 2010/2011 con l’obiettivo di riportare a casa l’Uomo della Val Rosna e farne un richiamo turistico di primo livello per gli amanti della storia. Il sindaco Federico Dalla Torre ha mediato tra tutte le parti interessate recuperando anche l’idea dell’associazione Civiltà surgive per un parco archeologico che non sarà però realizzato in località Col dei Mich, bensì utilizzando parte del parco della scuola.
«A parole c’è il pieno accordo», spiega il sindaco Dalla Torre, «ora dovremo mettere nero su bianco tutto il progetto. L’ipotesi è quella di tenere sgombra l’area del sito che andrà ripulita, ma sulla quale vige un vincolo archeologico e paesaggistico. Così, sul piazzale dall’altra parte della strada verrà costruita una struttura leggera e rialzata dalla quale i visitatori potranno vedere l’area dove vennero alla luce i reperti. Ci saranno alcuni pannelli informativi che spiegheranno cos’è l’uomo di Val Rosna e le sue implicazioni archeologiche. Nel vicino bar gestito dalla signora Celeste troverà spazio altro materiale dedicato a raccontare come avvennero gli scavi».
L’altro grande polo della proposta museale sarà nella scuola di Sorriva e nel suo parco: «Gli spazi della biblioteca e altri a disposizione sempre all’interno della scuola saranno dedicati a ospitare il museo vero e proprio dove ci saranno ricostruzioni tecnologiche e tridimensionali sul sito archeologico. In più, una parte del parco scolastico sarà dedicato alla realizzazione di un villaggio preistorico dove saranno ricreati l’ambiente e i luoghi dove l’uomo viveva ai tempi del nostro uomo della Val Rosna».
Le due aree saranno collegate da via Pagana che potrà essere percorsa a piedi in un’ora di cammino su percorso alla portata di scolaresche e adulti. Se il clima è favorevole è una passeggiata facile, altrimenti se ci sono altre esigenze turisti e comitive potranno spostarsi con pulmini e autobus: «È una soluzione che offrirà al visitatore la possibilità di visitare al meglio i luoghi con valore archeologico. Spiace per Col dei Mich che avrebbe potuto a sua volta ospitare il villaggio preistorico, ma l’accessibilità è limitata e un autobus, ad esempio, non può arrivarci».
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