Il Parco delle Dolomiti d’Ampezzo si amplia

Cortina. L’iter, avviato quattro anni fa dalle Regole, giunge a un punto di svolta: c’è l’ok della Regione
cortina, 18 luglio 2009, inaugurazione mostra casa savoia storia di una famiglia italiana alla ciasa de ra regoles alla presenza del principe emanuele filibertoLa Ciasa de Ra Regoles dove c'e' la mostra su Casa Savoia
cortina, 18 luglio 2009, inaugurazione mostra casa savoia storia di una famiglia italiana alla ciasa de ra regoles alla presenza del principe emanuele filibertoLa Ciasa de Ra Regoles dove c'e' la mostra su Casa Savoia

CORTINA. Continua l’iter per ampliare il Parco delle Dolomiti d’Ampezzo. È stata pubblicata all’albo comunale la delibera regionale che consente di ampliare i perimetri del Parco in Val Padeon. I documenti resteranno depositati fino al 7 marzo, poi ci saranno 30 giorni per presentare eventuali osservazioni che saranno quindi accolte, controdedotte o respinte e poi si procederà definitivamente con l’ampliamento.

La vicenda si trascina ormai da alcuni anni. Le Regole d’Ampezzo, che gestiscono per conto della Regione il Parco ampezzano, decisero nell’assemblea del 27 aprile 2014 l’ampliamento del Parco per 320 ettari in Val Padeon e Val Granda e per poco più di un ettaro al ponte Felizon. L’assemblea regoliera votò con oltre 700 favorevoli e 18 contrari per l’ampliamento. Da lì le Regole proseguirono con l’iter.

Fra l’ex amministrazione guidata da Franceschi e l’ex presidente delle Regole, Gianfrancesco Demenego, i rapporti non erano idilliaci e non vi era confronto. Il tema dell’ampliamento del Parco arrivò in commissione consiliare e in consiglio, ma il punto fu ritirato. Il responsabile dell’Urbanistica, Stefano Zardini Lacedelli, sottolineò a più riprese che l’iter che si doveva fare per ampliare i confini del Parco era quello di «concertare la scelta dall’inizio fra Regole, Comune e Regione. La concertazione era la strada legalmente corretta». Mancando la concertazione iniziale, gli uffici avevano preparato una delibera che doveva essere approvata in consiglio comunale, nella quale l’amministrazione dava il via libera affinché le aree diventassero Pre-Parco e sarebbe poi stata la Regione ad avere l’ultima parola in merito. La giunta Franceschi affidò, anche, all’avvocato Alessandro Calegari del foro di Padova l’incarico di dipanare la delicata questione.

Poi Franceschi e i suoi si dimisero, arrivò un periodo di commissariamento del Comune e l’iter proseguì. Oggi la Regione accoglie la richiesta delle Regole e consente l’ampliamento, con l’inserimento della Val Padeon e della Val Granda nei perimetri del Parco. L’iniziativa è stata promossa anche per contrastare progetti di realizzazione di centraline idroelettriche sul Ru Bosco. L’ampliamento limiterà anche l’attività venatoria, dato che non è consentita nel Parco.

«Oggi i rapporti tra Regole e Comune sono di collaborazione e stima», sottolinea il sindaco Gianpietro Ghedina, «quindi per noi va bene se la Regione ha approvato che il Parco venga ampliato. La scelta spetta infatti alla Regione e le Regole avevano inoltrato a Venezia la proposta, forti di un ampio consenso dell’assemblea regoliera. Noi riteniamo di non ostacolare questa decisione. Il Parco è un fiore all’occhiello del nostro paese, gestito in maniera ottimale dalle Regole. Pertanto siamo in pena sintonia con le loro scelte».

Alessandra Segafreddo

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