Il Pd: «È l’ora del ricompattamento»

La segretaria provinciale del Partito Democratico, Erika Dal Farra, analizza il voto: «Il solo civismo non è la panacea»

BELLUNO. Le prime reazioni di domenica sera sono state dure sia nei confronti del sindaco rieletto Jacopo Massaro che del “capo” Matteo Renzi, ma dopo una notte di riflessione le dichiarazioni sono molto più distese.

Il Partito Democratico bellunese prova a fare una prima analisi a caldo del risultato di questa tornata elettorale che si è conclusa con i ballottaggi di domenica e la vittoria di Massaro, cui il Pd aveva dato il suo appoggio per il secondo turno: «Le sconfitte del Pd in tutta Italia indicano chiaramente un ritorno al bipolarismo, almeno nel voto locale, frutto di una ripresa del centrodestra e di una mancanza di costruzione di classe dirigente nel centrosinistra. Quasi tutti i ballottaggi hanno visto la contrapposizione tra questi due poli; grande assente il Movimento 5 Stelle».

Massaro: «Presto cambieremo il volto della città»


Secondo Erika Dal Farra, segretaria provinciale Pd e neo consigliera comunale a Belluno: «Il dato dell'affluenza ai ballottaggi è certamente preoccupante e merita un'analisi. Guardando al Veneto, i ballottaggi di Padova e di Belluno rappresentano due facce della stessa medaglia, a mio avviso. Infatti, se a Belluno il ballottaggio vede per la prima volta contrapporsi due candidati, Massaro e Gamba, espressi da coalizioni civiche (anche se vicine l'una al centrosinistra, l'altra al centrodestra) con un'affluenza al voto tra le più basse in Italia (41,17%), a Padova lo scontro è tra Giordani e Bitonci, ma soprattutto tra PD e Lega Nord, con un'affluenza al 57%».

«Questi dati ci danno qualche lezione», afferma Dal Farra, «e cioè che la scarsa affluenza non è riconducibile solo al distacco tra i cittadini e i partiti e che neppure il civismo è la panacea dei mali della politica: dove c'era una contrapposizione politica forte, come a Padova, la gente è andata a votare per scegliere. Evidentemente tutto il mondo politico (partitico e non, dal livello nazionale a quello locale) deve interrogarsi sul problema della disaffezione dei cittadini alla vita politica del loro Paese e delle loro città».

Per quanto riguarda Belluno: «Jacopo Massaro viene riconfermato, con un aumento del consenso rispetto al primo turno, segno che i bellunesi hanno voluto dargli l'opportunità di proseguire nel governo della città. Si tratta di una grande responsabilità che, da quando vige l'elezione diretta del sindaco, è stata affidata prima di lui solo a Maurizio Fistarol. Dovrà farsi carico di quest'onere per i prossimi cinque anni. Detto questo e tenuto conto che le coalizioni di centrosinistra vincono più facilmente solo se sono compatte, auspico nuovamente che la coalizione si ricompatti. Nel frattempo il Partito Democratico vigilerà in consiglio comunale sull'attività dell'amministrazione con una posizione che sia da stimolo e non da ostacolo, per il bene dei bellunesi e della nostra città».(i.a.)
 

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