Il Pd mai così forte, sorpresa dell’Svp / GRAFICO

I Democratici guadagnano quasi 20 mila voti. Crolla il M5S ma resta il secondo partito, mister preferenza è Dorfmann
Il seggio delle Gabelli in centro a Beluno per le elezioni europee
Il seggio delle Gabelli in centro a Beluno per le elezioni europee

BELLUNO. Sono due i dati più evidenti delle elezioni europee in provincia di Belluno: l’affermazione senza precedenti del Partito Democratico e l’ottima performance dell’Svp, che moltiplica per dieci il risultato di cinque anni fa. Sullo sfondo c’è una progressiva riduzione del numero dei votanti: domenica sono stati 106.323 (il 54,28% degli aventi diritto), quasi 15 mila in meno del 2009, quando votò il 62,43% degli elettori, e 16.500 in meno delle politiche 2013, capaci di portare alle urne il 72,90% degli elettori.

In un panorama di disaffezione, o più probabilmente di smarrimento in alcune aree dell’elettorato, specie di centrodestra, il bellunese riflette l’andamento nazionale con un risultato del Pd che i democratici sognavano fin dalla loro nascita e che assume le sembianze della “balena bianca”. Sono oltre 39 mila i voti raccolti in provincia dal Pd, il 38,98%, e il calo dei votanti non c’entra se si considera che nel 2009 il Pd fu solo il terzo partito con 22.845 voti (20%), e alle politiche del 2013 il secondo partito (alla Camera) con 28.967 voti (24,51%).Il Pd quindi vola, trascinato da un governo “della speranza” per citare lo stesso Renzi, lasciando immaginare di avere ancora margine di crescita. I comuni dove i Democratici spiccano di più sono il capoluogo (47,90%), Lamon (54,84%) e Soverzene (49,31%); mentre soffre ancora nella parte alta della provincia, come a Livinallongo (15,61%), Colle Santa Lucia (16,23%) e San Nicolò Comelico (21,98%). Poche, in proporzione, le preferenze per i singoli candidati. Nel Pd vince la Moretti (4.650 voti) seguita da Zanonato (4.202) e Frigo (1.163), ma vanno segnalati i 1.093 voti per la Kyenge.

Mister preferenza, nel bellunese, è Herbert Dorfmann, il candidato dell’ Svp, trascinato dal Bard. Dorfmann ha ottenuto 6.008 preferenze, portando a lievitare la presenza del suo partito anche in provincia di Belluno, dove è passato dallo 0,96% del 2009 al 9,60%, quinta forza politica sul territorio ma forse sarebbe più corretto attribuire questa incisività al Bard. L’Svp è il primo partito nell’area ladina (Livinallongo 55,66% e Colle Santa Lucia 57,79%), ma a Cortina è al terzo posto con il 14,75%; si ferma sotto il 4% solo a Belluno ma in generale si difende bene anche in Valbelluna.

Delude, invece, il M5S che è comunque il secondo partito ma si è fermato al 16,04% con 16.108 voti, bel 13 mila in meno del 2013 quando Grillo raccolse 29.625 voti, il 25,7%, balzando in pole e portando a Roma un deputato bellunese. Il maggior numero di preferenze va a Borrelli (784), ma i 5 Stelle faticano anche dove erano parallelamente candidati alle comunali: Domegge 17,96% e Sedico 16,74% o a Trichiana dove vive il deputato D’Incà (19,42%). Le cose vanno meglio a Danta (23,89%) e a Selva (23,64%).

Continua a soffrire la Lega Nord, che rispetto al 2013 è rimasta immobile con 12.404 voti (erano 12.463) e il 12,35% dei votanti, terzo partito della provincia. Il Carroccio, che lancia Salvini (2.746 preferenze) e Tosi (1.764), resta forte ad Alano (16,33%), Arsiè (17,19%) e Fonzaso (20,98%), ma poi sorprende con il dato di Rocca Pietore (13,43%) dove aveva anche il candidato sindaco vincitore. Rispetto alle europee del 2009 la Lega (quand’era prima con il 26,96%) ha perso ben 18 mila voti.

Crolla anche Forza Italia, ormai quarto partito con l’11,90%, cioè 11.955 voti, quasi un terzo di quanto raccoglieva il Pdl, e se si sommano l’Ncd (2,65%) e Fratelli d’Italia (2,61%) è chiaro che il centrodestra in parte si è dissolto altrove, ma per lo più è rimasto a casa. La Gardini, comunque, ha ottenuto 1.200 preferenze. Forza Italia resta forte a Cortina (19,44%), Calalzo (18,38%) e Valle di Cadore (18,93%) e va rilevato il dato di Fratelli d’Italia a Calalzo, ben l’8,26% trainati dal sindaco. Nel capoluogo Fi è al 10,78% con soli 1.688 voti.

Va peggio che nel resto del Paese la lista Tsipras, che si ferma al 3,24% (3.262 voti), forse vittima di una campagna elettorale concentrata sui tre colossi mediatici. L’obiettivo di superare il 4% è stato raggiunto da Tsipras a Belluno (4,70%) Cesiomaggiore, Feltre (4,70%), Seren, Sospirolo e Sovramonte, ma soprattutto a San Gregorio (5,26%).

Quasi non pervenuti i risultati di Verdi, Scelta Europea (Monti), Italia dei Valori e Io Cambio, tutti sotto l’1% in ogni angolo della provincia.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi