Il Pd prende tempo dopo il tonfo elettorale

BELLUNO. È durata poco più di un’ora la riunione della segreteria provinciale del Partito Democratico. Un incontro conconvocato per analizzare l’esito negativo del voto regionale, con l’incredibile...

BELLUNO. È durata poco più di un’ora la riunione della segreteria provinciale del Partito Democratico. Un incontro conconvocato per analizzare l’esito negativo del voto regionale, con l’incredibile tonfo della candidata Moretti e di tutto il partito. Alla fine, la segreteria ha deciso di rinviare l’analisi più approfondita a un’assemblea, che sarà convocata entro il mese di giugno.

«Siamo consapevoli del risultato negativo», dice la segretaria Erika Dal Farra, «a dire il vero non pensavamo di perdere così male. È stata una doccia fredda per tutti, perché il lavoro fatto per queste regionali è stato sicuramente più capillare rispetto a quello delle elezioni precedenti. Ma il risultato è stato peggiore».

«A mio parere», prosegue la segretaria provinciale, «hanno influito vari fattori: in primis, un candidato odiato come la Moretti non si era mai visto, anche se lei ci ha messo tanto impegno in questa campagna elettorale. Dall’altra parte, poi, c’era un presidente uscente molto forte, che ha superato perfino il suo partito in fatto di preferenze. Infine, abbiamo pagato dazio ai temi calcati in maniera dura dalla Lega, come l’immigrazione».

«Sul clima politico locale», prosegue la Dal Farra, «ha influito quello nazionale. Il malcontento nei nostri confronti lo abbiamo percepito tutti. A questo punto dobbiamo capire se abbiamo fatto tutto il possibile per fare andare a buon fine queste elezioni. Per quanto mi riguarda, l’ho fatto: da novembre ho lavorato dalle 7 alle 24 tutti i giorni».

Anche per Monica Lotto, «Alessandra Moretti non era il candidato più amato dai nostri iscritti e mi spiace non avere un consigliere bellunese del Pd in Regione. È vero che Reolon ha già inoltrato il ricorso per la sua esclusione, ma non credo che questa azione legale andrà a buon fine».

E a chi nei giorni immediatamente successivi le elezioni chiedeva le dimissioni della segreteria, Dal Farra e Lotto replicano: «Il confronto non ci fa paura, questa dirigenza è a completa disposizione dell’assemblea: siamo qui per servizio e basta». «Sui giornali sono tutti bravi a parlare, ma la gente sa chi girava per i mercati, chi si è dato da fare», dice Lotto. «Non è cambiando la dirigenza che si recuperano quei 20 punti persi dall’elettorato», conclude Dal Farra.

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