Il pianoforte in stazione piace ai giovani viaggiatori

L’iniziativa del Comune e della scuola di musica Miari è già un successo Invito dei bigliettai: «Gli strimpellatori improvvisati si astengano dal suonare»
Di Fabrizio Ruffini

BELLUNO. L’armonia del pianoforte nella routine quotidiana dei trasporti pubblici. I ragazzi delle scuole superiori, che ogni giorno si riversano a migliaia in città con bus e treni, sembrano concordi nell’approvare l’iniziativa del Comune, in collaborazione con la scuola comunale di musica “A. Miari”, di mettere a disposizione di tutti un pianoforte nell’atrio della stazione.

«È un’iniziativa bellissima», racconta Giacomo, appena finito di suonare “Clocks” dei Coldplay, «promossa già da diverse città nel mondo e sono molto felice che Belluno sia una di queste». Sorriso sulle labbra anche dei viaggiatori o semplici pendolari che passano per l’atrio e ingannano l’attesa fermandosi ad ascoltare i ragazzi all’opera: «Si crea un’ambiente molto conciliante», spiega una coppia di passaggio in attesa del treno per Padova, «la musica rompe la monotonia e, a quest’ora (le 7 del mattino), fa anche svegliare bene».

Tutti contenti? Non proprio: «Invitiamo caldamente i soli musicisti preparati a farsi avanti per allietarci le giornate con le loro sonate», dicono ridendo gli impiegati della biglietteria della stazione, «vorremmo evitare di assistere alle esibizioni degli strimpellatori improvvisati che sembrano godere nel farci venire il mal di testa».

Ma scartati alcuni pianisti poco dotati e qualche ragazzo che si avvicina al piano solo per premere i tasti a caso, non è difficile sentir suonare pezzi ben interpretati di autori classici e moderni, come quando si presenta Martina che, pur suonando da autodidatta, attira un bel gruppo di persone attorno a sé con le note di Ludovico Einaudi.

«Alla gente di tutte le età piace quando c’è della musica, soprattutto in un luogo inusuale come la stazione». In effetti basta fermarsi qualche minuto davanti alla biglietteria per veder accorrere gruppetti di ragazzi attratti dalle note del pianoforte.

L’idea degli Street Pianos “Play Me, I’m Yours” nasce in Inghilterra da un’idea dell’artista Luke Jerram che lanciando il progetto disse: «Mi sono reso conto di come le persone passino moltissimo tempo a contatto l’una dell’altra nei luoghi pubblici senza mai uscire dal loro silenzio. Piazzarci un piano in mezzo e scriverci sopra “suonami” è stata la mia soluzione al problema, modificando gli spazi e le interazioni». Ad oggi gli Street Pianos hanno già riscontrato un enorme favore di pubblico con più di 1500 pianoforti installati in oltre 50 città del mondo.

«Speriamo», dicono i ragazzi, «che l’iniziativa possa continuare anche dopo l’estate, chi suona il piano in stazione siamo soprattutto noi studenti e durante l’estate sarà sicuramente usato di meno. Saremmo felici di ritrovarlo lì con l’inizio del prossimo anno scolastico».

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