Il ponte riapre martedì, ma solo a senso unico in direzione del Cadore

La completa riapertura del viadotto è fissata per il giorno 23. Vendramini: «Tempi rispettati e ora parliamo ai negozianti»

PONTE NELLE ALPI. Il ponte riapre martedì. Per il momento, a senso unico, direzione Rione Santa Caterina - Ponte nelle Alpi. Mentre la completa riapertura è sempre fissata per il 23 novembre. L’ordinanza di Anas è attesa in giornata, dopo che giovedì c’è stata l’ultima riunione con Prefettura, Comune, azienda delle strade e Soprintendenza. Il viadotto sul Piave è vincolato dal punto di vista storico, in particolare le vecchie balaustre del 1921.


I lavori di riqualificazione statica, l’allargamento della rete stradale con la costruzione di nuovi sbalzi, lo smontaggio e rimontaggio dei parapetti, la sostituzione delle barriere di protezione e la sistemazione dei sottoservizi, soprattutto l’acquedotto, erano partiti il 26 agosto e i tre mesi previsti stanno per scadere: «Il ponte è sicuro», sottolinea il sindaco Paolo Vendramini, «restauro e messa in sicurezza sono stati ultimati e dovremmo essere in grado di riaprire la corsia nord dopo le 19 di martedì, alla fine di tutta una serie di collaudi necessari. Nel frattempo, sarà rifatta tutta la cartellonistica e organizzata la nuova viabilità. Il senso di marcia è stato deciso sulla base del fatto che il traffico verso Ponte nelle Alpi è senz’altro più intenso, rispetto alla direttrice opposta».



Manca solo l’ultima fase, quella che porterà alla riapertura completa e alla spesa complessiva di 304 mila 791 euro e 50 centesimi: «Ormai siamo vicini al risultato e al rispetto dei tempi che erano stati previsti, al momento della consegna dei lavori», osserva Vendramini, «bisogna sempre tenere conto anche del famoso vincolo, che coinvolge la Soprintendenza. Nel frattempo, dobbiamo ringraziare il fatto che ci sia l’autostrada. L’A27 ha, in qualche modo, limitato i disagi».

Con il ritorno alla viabilità normale, sulla statale 51 di Alemagna, l’urgenza sarà quella di ristorare i commercianti di via Roma, che per tre mesi hanno sofferto un inevitabile calo del volume degli affari, dovuto alla mancanza del traffico di passaggio. Si è respirato meglio, ma si è guadagnato di meno: «Saremo vicini ai negozianti. Sappiamo che, in questo periodo, hanno avuto dei problemi e troveremo la formula migliore, anche con una serie di incontri». —


 

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