Il ponte sulla 347 del Cereda: «Brutto sì, ma anche sicuro»

Veneto Strade rassicura dopo le tante segnalazioni arrivate da gente preoccupata «I danni sono sul cordolo non sulla struttura portante»

VOLTAGO

I cittadini segnalano il degrado, Veneto Strade rassicura. Lo aveva già fatto il compianto Massimo Della Lucia, all’indomani del crollo del ponte Morandi di Genova, pubblicando su Facebook delle foto del ponte-viadotto che si incontra lungo la 347 del passo Cereda alle porte di Frassené salendo da Voltago.

Ora, in seguito ai recenti altri gravi incidenti sulle strade italiane, gli abitanti di Frassené e Voltago si interrogano nuovamente sullo stato di salute dell’infrastruttura, costruita circa 50 anni fa dopo l’alluvione del 1966, su cui transitano quotidianamente e dalla quale vedono spuntare il rosso delle armature. Domande che si era posto anche il Comune di Voltago che, dopo Vaia, aveva chiesto a Veneto Strade una verifica sulla stabilità dei ponti sul territorio comunale.

A rassicurare la cittadinanza arrivano oggi le parole del dirigente responsabile di Veneto Strade, Michele Artusato. «Ogni anno», dice, «noi provvediamo alla verifica dei nostri 426 ponti e, in seguito, vengono redatte delle schede apposite. Per quanto riguarda quello sulla 347, i danni sono sul cordolo e non sulla struttura portante». I ferri, che i cittadini vedono con evidenza camminando a bordo carreggiata, spuntano dalla testa delle travi, vale a dire la parte più esposta ai fenomeni atmosferici.

Tuttavia, scendendo sotto il ponte, i segni del degrado (il distacco dei copriferro in calcestruzzo che coprono l’armatura) si vedono pure sui piloni e lungo le travi.. «Nelle nostre zone più che altrove», spiega infatti Artusato, «i cordoli di contenimento sono soggetti all’azione della neve e del sale che finiscono per danneggiarli. Quello presente è, però, un deterioramento superficiale che non inficia la capacità portante del ponte-viadotto». Veneto Strade ha comunque preventivato un intervento manutentivo in primavera. «Nei prossimi mesi», annuncia Artusato, « abbiamo in programma delle opere di manutenzione su quel ponte-viadotto». Lavori che, dunque, non rientrano nel grande progetto da oltre 5 milioni di euro riguardante la 347 che era stato finanziato con i fondi di confine, ma che poi non è mai stato concretizzato. —

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