Il Prefetto attiva la macchina dei soccorsi: «Massima cautela, senza allarmismi»
La tempesta di fine ottobre ha insegnato una cosa al Bellunese: l’importanza della pianificazione. Quando un territorio si prepara ad affrontare una criticità meteorologica, la prudenza non è mai eccessiva, ecco perché ieri il Prefetto Francesco Esposito ha riunito a Palazzo dei Rettori tutti i soggetti che hanno un ruolo attivo nel momento in cui c’è da gestire una situazione difficile. C’erano i sindaci dei diciassette comuni dove si sono create nuove zone di rischio per le valanghe, i rappresentanti delle Unioni dei Comuni, di Provincia, Regione (con protezione civile, Arpav, Genio civile e servizi forestali), dell’Usl e degli enti gestori delle strade e di tutti i servizi, dall’elettricità alle comunicazioni, oltre ovviamente a tutte le forze dell’ordine.
La perturbazione attesa per domani ha messo la Prefettura in fase di pre-allerta: «Gli eventi meteo di fine ottobre hanno trasformato il territorio e abbiamo il dovere di guardare con attenzione alla nevicata prevista per venerdì e sabato», spiega il Prefetto Esposito. E anche se le previsioni stanno offrendo un quadro della situazione via via sempre meno critico, la scelta è stata quella di prevenire. Attivando tutti i soggetti deputati a intervenire in caso di emergenza. «Gli eventi di fine ottobre hanno determinato nuovi scenari di rischio», aggiunge il Prefetto. «È necessario monitorare la situazione con attenzione e agire con estrema cautela. Non è nostro obiettivo creare inutili disagi alla popolazione, ma nemmeno metterla a rischio».
Sono centinaia le persone che potrebbero essere evacuate, nei 17 comuni in cui sono state individuati nuovi siti valanghivi. Ma lo saranno solo in caso di allerta rossa, che non dovrebbe essere necessario dichiarare. Il colore si saprà solamente oggi, a 24 ore dall’evento meteo e con le previsioni Arpav sottomano.
Ieri mattina il Prefetto ha di fatto attivato la macchina operativa. Ha coordinato i vari soggetti, chiedendo di essere pronti ad intervenire. Nel dettaglio, ha disposto un monitoraggio costante dei siti a rischio valanghivo, ha chiesto un impegno straordinario ad Arpav per individuare le zone con maggiore criticità e dato mandato ai sindaci di verificare le risorse (mezzi e uomini) che hanno a disposizione. Spetterà a loro anche decidere se chiudere o meno le scuole.
Fra le priorità c’è la viabilità: «Le strade saranno chiuse solo se necessario», precisa il Prefetto, «per il momento i gestori ci hanno spiegato che non dovrebbero esserci criticità tali da portare a un provvedimento di questa natura». Le quantità più abbondanti di neve, infatti, cadranno sopra i 1000-1200 metri. E si parla di 50-60 centimetri. Una previsione ancora più precisa la si avrà oggi.
«Abbiamo anche verificato la situazione con Enel e Terna», prosegue il Prefetto. «Sul territorio ci sono 120-130 gruppi elettrogeni che sono immediatamente attivabili in caso di interruzione dell’energia elettrica. A Terna ho chiesto un monitoraggio strettissimo della situazione sulle linee di alta tensione, perché se saltano quelle è molto più difficile ripristinare in tempi rapidi l’erogazione di energia. Si prevede cada neve pesante, che potrebbe gravare sulla rete, e rimane il problema degli alberi che potrebbero cadere sulle linee. Ho chiesto di fare una ricognizione di tutte le situazioni potenzialmente critiche». Ai gestori delle strade è stata data come priorità quella di liberare le vie di accesso alle cabine elettriche. Attivati anche i gestori delle comunicazioni. Infine, se sono previste manifestazioni, bisognerà verificare ci siano le condizioni di sicurezza per permetterne lo svolgimento.
Collaborazione è la parola d’ordine, a Palazzo dei Rettori. Fare squadra per prevenire. Ecco perché il Prefetto ha anche detto ai sindaci di avvisare i turisti e i proprietari delle seconde case se le loro abitazioni si trovano in siti a rischio. «I quantitativi di neve previsti ad oggi (ieri per chi legge, ndr) sono gestibili da questi territorio, e in Agordino dovrebbe nevicare meno che in altre zone della provincia, ma usiamo la massima cautela perché è il primo evento di una certa rilevanza che arriva dopo ottobre». La macchina dei soccorsi a pronta. —
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