Il prefetto e il piano del traffico: «Lo rivedremo insieme ai gestori»

Nonostante il filtraggio dei veicoli, problemi sul San Pellegrino, l’Alemagna e in val di Zoldo. Dopo tre giorni di neve, Francesco Esposito fa il bilancio della viabilità e annuncia un incontro 

L’intervista

Raffaele Scottini

«Faremo un incontro con gli enti gestori delle strade, le forze di polizia, i vigili del fuoco per capire se è possibile prevedere in anticipo delle limitazioni alla circolazione». A parlare è il prefetto di Belluno Francesco Esposito, dopo i tre giorni di maltempo e gli effetti avuti sulla viabilità nella parte alta della provincia. Tre le situazioni problematiche, nonostante il sistema di filtraggio dei veicoli per fermare quelli sprovvisti di dotazioni invernali: una registrata lungo l’Alemagna, un’altra sul San Pellegrino con sei pullman bloccati perché al primo della fila si erano rotte le catene alle ruote e la terza in val di Zoldo con alcuni mezzi pesanti e auto intraversate.

E’ complicato trovare un punto di equilibrio tra garantire la circolazione in una provincia montana, che vive di attività turistiche invernali come lo sci, e l’esigenza della corretta circolazione senza disagi, evitando eccessivi blocchi.

«Bisogna fare una riflessione: fino a che punto ci si può spingere nel lasciare la circolazione integrale soprattutto in alcuni tratti di strada di fronte alle previsioni di forti nevicate. Precisando che si è trattato di tre momenti di disagio e non si può parlare di caos viabilità, il tema da approfondire per il futuro è questo. Dovremo ragionare con gli enti gestori delle strade, che fanno le valutazioni su questo punto di equilibrio, considerando se in condizioni analoghe a quelle degli ultimi giorni convenga anticipare le interdizioni al traffico o le chiusure di alcuni tratti di strada a scopo cautelativo».

Qual è il bilancio della viabilità nei tre giorni di neve?

«Abbiamo avuto le previsioni di nevicate abbondanti, peraltro limitate alla parte alta del territorio e questo tipo di situazione non può che essere gestita andando a valutare luogo per luogo, caso per caso, quali sono le migliori cautele. Ecco perché abbiamo rimesso ai sindaci la valutazione della chiusura delle scuole, di autorizzare o meno le manifestazioni. Complessivamente si tratta di tre episodi nell’arco di 72 ore, non ci sono stati gravissimi problemi. Diamo la dimensione giusta al fenomeno. Ci sono stati dei disagi. Detto questo, possiamo sempre fare meglio. Uno dei punti, rimesso alla valutazione degli enti gestori delle strade è quello di verificare se non sia il caso di chiudere un po' prima alcuni tratti di strada, oppure se è preferibile interdire il transito ai mezzi pesanti. Faremo una riunione nei prossimi giorni proprio per verificare questi aspetti».

Il sistema di filtraggio ha funzionato?

«Attivato venerdì, per tutta la giornata non c’è stato un solo mezzo intraversato. Ma il filtraggio non può coprire tutto, perché mentre si controlla un veicolo il traffico scorre, poi ci sono anche le strade secondarie. La macchina del soccorso a chi si trovava in una situazione di disagio comunque ha funzionato perfettamente».

Un aspetto da considerare sull’eventuale blocco dei mezzi pesanti è quello delle corriere.

«Se stoppiamo gli autobus, diciamo che in quei luoghi non arrivano più comitive, sci club, turisti organizzati. Siamo sicuri che questa sia la misura più opportuna per un territorio che vive di economia turistica invernale legata alla neve? Certamente però questi mezzi devono circolare in condizioni di totale sicurezza».

Altra componente è quella dell’utenza e del senso di responsabilità di chi si mette in viaggio.

«Chi vive in montagna sa bene come ci si muove, quando ci si muove e attrezzato in quale maniera. Purtroppo, soprattutto chi viene da fuori provincia, spesso si avventura in montagna, anche nei luoghi più impervi, con attrezzature inadeguate, come catene che si spaccano alla prima salita o gomme da neve usurate. Questo fa sì che basta un veicolo che si intraversa per bloccare tutto. Si possono fare tutte le pulizie delle strade possibili e le interdizioni ai mezzi pesanti, ma se non c’è un senso di responsabilità comune nel mettersi in viaggio in condizioni di sicurezza, saremo sempre punto e a capo. Ecco perché prima dell’arrivo del maltempo, abbiamo invitato a controllare bene l’efficienza e la funzionalità delle dotazioni invernali, catene o pneumatici prima di mettersi in viaggio». —

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