Il presidente camerale incontra il sindaco
SAPPADA. Il presidente della Camera di commercio Mario Pozza incontrerà oggi il sindaco di Sappada, Manuel Piller Hoffer. Un incontro che punterà dritto al rilancio dell’economia di quella parte di provincia che da tempo soffre di una difficoltà dovuta a vari fattori e che da tempo chiede di poter lasciare il Veneto per approdare in Friuli.
L’appuntamento tra i due amministratori era stato promesso dallo stesso Pozza, che al momento del suo insediamento aveva espresso l’intenzione di confrontarsi con il primo cittadino «sia per parlare delle spinte autonomiste sia per discutere di economia. Se uno se ne vuole andare», aveva anticipato il presidente, «significa che qui non sta bene e allora bisogna cercare di conoscerne i motivi e dare risposte, per quanto ci è possibile».
Dall’elezione di Pozza ad oggi, sono intercorse varie comunicazioni telefoniche tra i due. E oggi ci sarà l’atteso incontro. «Come promotore dello sviluppo economico del territorio», sottolinea il presidente, «vado per portare e capire se tramite la Camera di commercio si riesce ad intercettare finanziamenti anche europei per darli a Sappada. Non posso esimermi da questo compito e lo faccio sapendo che è una strada in salita, in tutti in sensi».
E in realtà sono diverse le difficoltà che sta affrontando Sappada a cominciare dalfatto che «la società che gestisce gli impianti è in fase di liquidazione», dice il sindaco. La società Campetti, che gestisce da sei anni gli impianti, perde mediamente 200 mila euro l’anno, per cui aveva chiesto una ricapitalizzazione della società di gestione agli operatori locali per il valore di 400 mila euro. La richiesta era stata avanzata a tutti i valligiani e ai proprietari di seconde case, anche per ripianare alcune perdite accumulate negli anni. Ma in pochi hanno risposto assicurando soltanto 80 mila euro. Di questa situazione si dice preoccupato anche il sindaco Piller Hoffer. «È la prima volta che riceviamo questa visita. Dopo le dichiarazioni di Pozza per Sappada vediamo cosa succederà. Il problema è che noi a Sappada siamo esclusi da tutti i fondi compresi quelli per i comuni confinanti perché non confiniamo nè con Trento nè con Bolzano. A questo si aggiunge la volontà di uscire dal Veneto rimasta ancora senza risposta creando malumore tra la gente. Quindi se ci sarà la possibilità di trovare fondi per progetti più strutturati, ben vengano».
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