Il presidente della Repubblica Mattarella sarà in visita a Longarone il 12 marzo
BELLUNO
Un omaggio alla comunità del Vajont e un abbraccio ai soccorritori che hanno operato durante la devastazione causata dalla tempesta Vaia. Sono questi i due obiettivi della visita del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che sarà in provincia di Belluno martedì 12 marzo. Si tratta della data più probabile, ma manca ancora la conferma ufficiale.
Il presidente della Repubblica arriverà nel bellunese per la prima volta dalla sua elezione nel 2015 ed è dal 2009 che un capo dello Stato non visita la provincia, cioè dalla cerimonia per la proclamazione delle Dolomiti Unesco, alla quale presenziò Giorgio Napolitano. Bisogna andare ancora più indietro, al 2003, per ricordare quando Carlo Azeglio Ciampi raggiunse Longarone in occasione del quarantennale della tragedia del Vajont. L’invito al presidente Mattarella è stato rivolto proprio dal sindaco di Longarone e presidente della Provincia, Roberto Padrin, in occasione dei 55 anni della tragedia del Vajont, lo scorso 9 ottobre. In quell’occasione il viaggio non fu possibile, ma il capo dello Stato non ha dimenticato l’invito e ha deciso di riprogrammare la sua visita nel bellunese dopo aver visto le ferite subite dal territorio durante l’alluvione di fine ottobre.
Nelle settimane scorse i contatti tra Padrin e il Quirinale sono stati sempre più frequenti, allo scopo di definire i dettagli della visita istituzionale, che necessita di una minuziosa preparazione e il cerimoniale è sempre molto rigido, soprattutto per questioni di sicurezza.
Il programma di massima, comunque, dovrebbe essere già abbastanza definito e limitato a Longarone, dove sicuramente una tappa sarà il Cimitero delle Vittime del Vajont a Fortogna, per poi spostarsi in un ambiente idoneo all’incontro istituzionale con quanti hanno operato per aiutare la provincia a risollevarsi dalla tempesta Vaia.
«È per me un onore e un orgoglio ricevere il presidente della Repubblica», spiega Padrin. «Da quando sono sindaco di Longarone, ho sempre mandato il mio invito al Quirinale, per ribadire che il 9 ottobre è la giornata della memoria e perché lo Stato è tra i responsabili della tragedia del Vajont e l’incontro con la comunità dei superstiti e sopravvissuti sarebbe un’importante testimonianza di vicinanza. Il presidente Mattarella ha dimostrato grande sensibilità e attenzione e io ne sono felicissimo. Il mio invito è stato rivolto anche in qualità di presidente della Provincia, in seguito agli eventi che hanno sconvolto il bellunese pochi mesi fa. Il programma è in via definizione e ci stiamo adoperando affinché l’accoglienza sia la migliore possibile». —
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