Il presidente prende tempo «Prima serve fare chiarezza»

BELLUNO. «Prima di prendere una decisione definitiva voglio vederci chiaro, in tutta questa vicenda. Non voglio agire precipitosamente. E quindi sui nomi penso che serva prudenza».Si prende qualche...
agostini agenzia foto film treviso conferenza stampa ana adunta alpini treviso palazzo 300 in foto pre. nazionale favero
agostini agenzia foto film treviso conferenza stampa ana adunta alpini treviso palazzo 300 in foto pre. nazionale favero
BELLUNO. «Prima di prendere una decisione definitiva voglio vederci chiaro, in tutta questa vicenda. Non voglio agire precipitosamente. E quindi sui nomi penso che serva prudenza».


Si prende qualche altro giorno di tempo di riflessione il presidente dell’Associazione nazionale alpini, Sebastiano Favero, prima di scegliere l’eventuale sostituto del coordinatore triveneto della protezione civile, Orazio D’Incà. Soltanto l’altra sera sembrava ormai segnata la strada e quindi il cambio della guardia in seno al 3° raggruppamento, che raccoglie oltre 4500 volontari alpini. Ma ora lo stesso presidente si muove con cautela.


D’altra parte, da quanto si sa, sono molte le “pressioni” che stanno arrivando da più parti del Triveneto all’indirizzo di Favero perché sciolga, senza scossoni, la tensione creatasi dopo le dimissioni presentate sabato scorso da D’Incà. E che ritorni quel clima di serenità e armonia che aveva fin qui caratterizzato l’associazione degli alpini. Insomma, molti vorrebbero che D’Incà venisse confermato ancora alla guida del coordinamento di protezione civile di Veneto-Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia.


L’altra sera Favero aveva annunciato che subito avrebbe comunicato il nome del sostituto del bellunese, ma ieri c’è stato un piccolo dietrofront.


«L’indicazione della persona che in caso di bisogno potrebbe coordinare eventuali azioni di protezione civile, tramite la centrale nazionale dell’associazione, c’è già, ma non è stato ancora deciso chi andrà a tutti gli effetti a guidare il 3° raggruppamento», sottolinea il presidente nazionale che annuncia che nei prossimi giorni sentirà i protagonisti di questa vicenda «quelli che vorranno parlare. Io, dal canto mio», ci tiene a ribadire, «non ho alcun problema di rapporti umani con D’Incà, ma all’interno dell’Ana c’è voglia di chiarezza e di linearità di comportamento. Per cui mi prendo ancora qualche giorno, per confrontarmi con le sezioni trivenete e poi deciderò».


Paola Dall’Anese


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