Il primario Parisi rientra in qualità di consulente

FELTRE. Il dipartimento di medicina per intensità di cura è in sofferenza, fra malattie, congedi per maternità, pensionamenti e incarichi primariali in altre Usl. Così si è resa necessaria, a tempo...

FELTRE. Il dipartimento di medicina per intensità di cura è in sofferenza, fra malattie, congedi per maternità, pensionamenti e incarichi primariali in altre Usl. Così si è resa necessaria, a tempo record, una convenzione con l'Usl 16 per avere quantomeno la consulenza di un professionista con il quale si sarebbero concordati due accessi mensili per otto ore ciascuno. Torna così, in qualità di consulente, il primario Giancarlo Parisi, già capodipartimento del nucleo di medicina, partito ai primi di giugno alla volta dell'ospedale di Piove di Sacco, dove ricopre lo stesso ruolo fino al 2 dicembre di quest'anno. Al primario Parisi, in aspettativa senza assegni dall'Usl di Feltre, si richiede, in base alla convenzione con l'Usl 16, di riprendere le fila, in attività di consulenza, per completare l'iter diagnostico-terapeutico dei pazienti affetti da gravi patologie epatiche con l'utilizzo anche della termoablazione per alcuni tipi di lesioni. La convenzione prevede mille euro per ogni accesso. E comunque sia, si è resa necessaria per non lasciare il dipartimento sotto organico. Non è un caso che proprio l'Usl di Feltre sia in prima linea per combattere il tumore del fegato, oltre che uno dei pochi centri specializzati della regione Veneto per la termoablazione con radiofrequenza, valida alternativa terapeutica per i pazienti inoperabili.

Il territorio feltrino è infatti caratterizzato da un'incidenza di epatocarcinomi maggiore di quella attesa ed è storicamente caratterizzato da elevati tassi di abuso di alcol sia nei maschi che nelle femmine e anche fra le giovani generazioni. Così all'Usl, dall'arrivo del primario Giancarlo Parisi, si è attivato un ambulatorio specifico per la diagnosi e la cura delle malattie del fegato, in particolare delle epatiti croniche virali, della cirrosi e del tumore epatico, all'interno del reparto di medicina dell'ospedale. Oltre alle prestazioni di ecografia diagnostica e interventiva, come le biopsie e gli agoaspirati, viene infatti effettuata la termoablazione con radiofrequenza o microonde nei pazienti con tumore epatico non suscettibili a resezione chirurgica o trapianto

Attualmente i pazienti in cura con la termoablazione sono 37, mentre dall'attivazione dell'ambulatorio ad oggi sono già 117 gli utenti curati con questa tecnica di provata validità scientifica ed effettuati solo in pochi centri della regione Veneto. L'altro reparto che soffre è quello di nefrologia e dialisi che dopo l'addio di Massimo Bertoli, primario in quiescenza e altre problematiche, si regge comunque, ma a ranghi ridotti. Anche in questo caso l'Usl non ha potuto non fare un provvedimento d'urgenza con l'incarico a due supplenti, un titolare di borsa di studio e un medico contattato dallo stesso Bertoli, per dare respiro all'équipe che deve gestire la mole di lavoro ambulatoriale e la guardia dialitica.©RIPRODUZIONE RISERVATA

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