Il raduno della Brigata Cadore: in 12 mila per la sfilata


Hanno sfilato fra due ali di folla, da Cavarzano a piazza dei Martiri, dove si sono lasciati abbracciare dal calore della gente assiepata dietro le transenne. Erano oltre 4 mila gli alpini che ieri hanno percorso a passo di marcia le vie della città per il quarto raduno della Brigata alpina Cadore. 12 mila in tutto le persone che hanno invaso il centro di Belluno.


Hanno sfilato fra due ali di folla, da Cavarzano a piazza dei Martiri, dove si sono lasciati abbracciare dal calore della gente assiepata dietro le transenne. Erano oltre 4 mila gli alpini che ieri hanno percorso a passo di marcia le vie della città per il quarto raduno della Brigata alpina Cadore. Chiusa nel gennaio del 1997, ma ancora viva nel cuore di chi ne ha fatto parte e di chi ha potuto conoscerne l'opera. 4.228 alpini, “veci” e “bocia”, hanno sfilato uniti, ricordando a tutti quanto la presenza della Cadore fosse, e sia ancora, radicata a Belluno. Tantissime le persone che li hanno applauditi in ogni angolo della città.

L'arrivo in piazza dei Martiri è stato un tripudio: il liston era gremito di famiglie, bambini, uomini e donne che si sono stretti in un unico, intenso ed emozionante abbraccio collettivo alle penne nere. Fra alpini e gente comune, c'erano tra le 10 e le 12 mila persone.

La Brigata Cadore è stata accolta con un calore che racconta quanto si avverta la sua mancanza, a 16 anni di distanza da quel giorno di gennaio in cui la città la salutò per l'ultima volta. Il corteo è proseguito con i vari reparti e le compagnie della Cadore, i battaglioni Feltre, Pieve di Cadore e Belluno, il 6° reggimento artiglieria montagna, le Brigate Taurinense, Orobica, Tridentina e Julia. In coda le 44 bandiere portate dagli alpini dell'Ana di Belluno, una per ogni anno di servizio della Cadore, e gli uomini e le donne della protezione civile, volontari preziosi e stimati.
Resi gli onori ai gonfaloni di Belluno e Feltre e al senatore Piccoli, la folla si è diretta alla caserma Fantuzzi per il pranzo, accompagnata dalle note della fanfara dei congedati della Cadore.

«La gente ha accolto gli alpini proprio come faceva quando la Cadore era ancora viva», ha detto, commosso, Angelo Dal Borgo. Per lui era il primo raduno da presidente: «Ringrazio tutti i collaboratori che si sono prodigati per l'organizzazione di questa festa, la protezione civile che ci ha supportato, tutti gli alpini che hanno partecipato». Tutto è filato liscio, solo una signora di 87 anni si è leggermente sentita male durante la sfilata, ma niente di grave.
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