Il regolamento contro i fitofarmaci non è condiviso
MEL. Nessuna concertazione sul documento per i fitofarmaci nell’agricoltura locale siglato dai quattro Comuni della Sinistra Piave.
È il gruppo di InnovaMel, minoranza in consiglio comunale, a puntare il dito sulla gestione della stesura del documento che, è l’accusa, non è stato condiviso con le minoranze, almeno quella zumellese. «Le quattro amministrazioni comunali», spiegano i membri di Innovamel Sara Cima, Alessia Menel, Giuliano Tonon e Giampaolo Ciet, «hanno lavorato sin dalla scorsa estate alla redazione di questo documento, che è stato ora approvato in seno a questo peculiare “consiglio allargato”. Nonostante il regolamento sia stato presentato dai gruppi di maggioranza come il frutto di un lavoro congiunto e super partes, capace quindi di trovare la sintesi dei differenti interessi in gioco, c’è stata l’astensione dalla sua approvazione di ben quattro gruppi consiliari di minoranza dei diversi Comuni, a conferma che detta sintesi è più decantata che effettiva».
I portavoce di InnovaMel, inoltre, vogliono «evidenziare i deficit di questo provvedimento, evidenti già sull’iter seguito per la sua stesura. Pur riconoscendo, infatti, la necessità e l’importanza di regolamentare un settore che incide direttamente sulla salute dei cittadini e che, senz’altro, richiedeva la stesura di una normativa locale in materia, sono diverse le censure che anche il gruppo InnovaMel rileva. In primis il regolamento ha visto la luce in assenza di una qualsiasi forma, anche embrionale, di concertazione con le parti interessate. Nessun incontro è stato preliminarmente indetto almeno con le associazioni di categoria e, quindi, si è approvato un regolamento che incide pesantemente sull’agricoltura locale senza mai interpellare gli attori principali. Non bisogna trascurare, infatti, che le già poche aziende agricole locali sono le principali responsabili della conservazione del nostro territorio e non si capisce come si possa non renderle partecipi nella stesura di un simile regolamento. Inoltre, pur riconoscendo la preparazione del consulente tecnico che ha lavorato alla sua redazione, balza subito agli occhi quanto sia insufficiente la supervisione di un solo dottore forestale sulla stesura di un regolamento destinato ad assumere un impatto notevole nell’economia del nostro territorio».
Per quanto riguarda il coinvolgimento della minoranza da parte dell’amministrazione di Mel,segnaliamo di aver scoperto solo in sede consiliare che alla bozza del regolamento si stava lavorando sin dallo scorso anno, mentre noi siamo stati informati solo un mese fa. A poco rileva indire una riunione dei capigruppo quando oramai i giochi sono fatti».
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