Il rio Gravasacca minaccia la strada per Misurina: Val Marzon chiusa
AURONZO
La strada da Misurina per Carbonin, quindi per Dobbiaco, è stata riaperta. Ma in Val d’Ansiei ci sono nuove situazioni di emergenza. È stata chiusa la strada che porta in Val Marzon, da cui si sale a piedi verso i rifugi Auronzo e Lavaredo, quindi le Tre Cime.
Entrando in valle, dalla strada Auronzo-Misurina, si arriva soltanto all’area pic nic, sempre molto frequentata, poi c’è lo stop. Sta per saltare, infatti, il ponte dell’arteria comunale che prosegue per qualche chilometro, fino all’imboccatura dei sentieri. Si tratta di uno dei siti più frequentati dagli alpinisti e dagli escursionisti, nonché dagli appassionati di mountain bike che salgono o scendo a piedi o in bici verso le Tre Cime.
«Il ponte attraversa un torrente che con le precipitazioni abbondanti», spiega il sindaco Tatiana Pais Becher, «si è gonfiato di detriti e di fango. Il manufatto stesso fa da tappo e temiamo, appunto, che in una prossima emergenza possa saltare. In zona avevamo realizzato parecchi interventi dopo la tempesta Vaia, ma in tanti casi sono tutti da rifare».
Ecco il tema all’ordine del giorno degli amministratori e della protezione civile: occorre metter mano, con la massima urgenza, ai cantieri conclusi e ancora in corso dopo i disastri della fine di ottobre 2018. «Ci si perde d’animo. Questo è il rischio, ma bisogna prendere coraggio e guardare avanti», sospira il sindaco. «Ci riferiamo, ad esempio, al torrente Gravasacca, dove alcune opere del post-vaia sono saltate per l’infuriare dell’acqua».
Si tratta di una delle situazioni che in municipio ad Auronzo destano maggiore allarme. Se la Val Marzon può aspettare, dal momento che la stagione estiva volge al termine, il Gravasacca va risistemato al più presto perché minaccia una vicina colonia e il ponte della strada per Misurina; se quest’opera dovesse in qualche modo essere compromessa, non ci sono alternative per salire al lago, bisognerebbe passare per Cortina e il Tre Croci. Siamo in area Giralba dove operano numerosi centri di accoglienza estivi.
Quanto ai danni portati dal maltempo alle opere Vaia, ci sono anche quelle in sistemazione all’ingresso del paese, lungo l’Ansiei. I siti ancora in lavorazione sono stati gravemente danneggiati. E l’emergenza si è di nuovo materializzata sul rio Olivo, proprio là dove recentemente, in luglio, ci sono stati dei problemi idrogeologici ed il Comune con la Protezione civile aveva deciso di scavare tre vasche di contenimento dell’acqua in discesa dai vicini versanti.
Lo sconforto della sindaca Pais Becher e dei suoi collaboratori è dato anche dalla ciclabile Misurina-Auronzo. «È la terza volta, in alcuni tratti la quarta, che viene danneggiata in due anni. Siamo sempre riusciti a riaprirla con rapidità, ma domani (oggi per chi legge, ndr) la percorreremo in modo tale da verificare in quanti punti è saltata».
Misurina, si diceva. Il danno più pesante è quello del parcheggio della malga Rin Bianco. «Praticamente non esiste più», fa sapere, sconfortata, la sindaca, «se l’è mangiato il vicino torrente».
Misurina si consola con la riapertura della strada per la Val Pusteria. Le acque del lago Landro sono rientrate e la frana prima di Carbonin (in territorio di Dobbiaco) è stata rimossa. Si tratta, fra l’altro, del cedimento di un versante che non appartiene al monte Piana, com’era accaduto in una precedente emergenza», conclude Pais Becher. —
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