Il “Ritratto di Canova” torna a Possagno
Il «Ritratto di Antonio Canova» torna a casa come scritto nelle volontà di monsignor Gian Battista Sartori, vescovo di Mindo e fratellastro dello scultore di Possagno. Sartori curò il testamento dell'artista e si fece portavoce del desiderio di custodire per sempre il famoso ritratto nella Casa natale del Canova. In Gispoteca si è svolta la presentazione del lavoro di restauro dell'opera, durato 2 anni, e la ricollocazione nel sito originario.
Il dipinto datato 1815 e firmato da sir Thomas Lawrence è stato completamente restaurato e sottoposto a un delicato lavoro di ripulitura della superficie, con l'asportazione di vernici e stuccature che ne intaccavano i colori originali. Dopo l'anteprima del 6 ottobre a Padova e il ritorno alla Gispoteca Canoviana, il 27 ottobre, ora il quadro sarà riposto nella sua sede definitiva, la camera natale del Canova lasciata un paio d'anni fa per l'intervento di manutenzione.
Nell’occasione del ricollocamento, Giancarlo Galan, presidente di Fondazione Canova, ha annunciato i progetti che, nei prossimi mesi, interesseranno il patrimonio canoviano custodito a Possagno:-sarà restaurato il gruppo in gesso delle Tre Grazie, con l'arrivo da Londra del marmo originale per ricostituire le parti mancanti; sarà dato il via al progetto Canova Bendato, arte tattile per far fruire il museo ai non vedenti, progetto sostenuto da Diego della Valle patron di Tod's; poi la digitalizzazione del carteggio e archivio e la stampa del primo catalogo generale del Museo.
Inoltre il Rotary Club della Pedemontana finanzierà il restauro della statua del principe Lubomirsky. Intanto venerdì 23 novembre Unindustria espone a Treviso, in Piazza delle Istituzioni, di due opere della Gipsoteca ( la “Venere Italica” e “Venere e Marte” ) per la Settimana della cultura.
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