«Il San Marco? Abbattetelo» la provocazione ambientalista

Alpago. Picconate simboliche saranno date nella manifestazione del 13 novembre in Cansiglio Intanto Zanoni (Pd) attacca la giunta Zaia sul bando di vendita: «Volevamo parlarne in consiglio»

ALPAGO. L'hotel San Marco? Non resta che abbatterlo, è la proposta che gli ambientalisti di Mountain Wilderness e dell'Ecostituto avanzano dopo la rimessa in vendita dell'ex albergo, per 815 mila euro. Il primo colpo - simbolico - lo daranno proprio loro, domenica 13 novembre, in occasione del tradizionale raduno ambientalista in Cansiglio. A suo tempo avevano picconato anche l'ex caserma Bianchin al centro della Piana e l'ex base missilistica sul monte Pizzoc.

Entrambi i presidi sono finiti in cenere e alla Bianchin è già iniziato il cantiere per la costruzione del grande centro congressi, all'interno di un hangar della guerra fredda.

Il San Marco, per contro, è al centro di accese polemiche politiche. «Sul futuro di questo albergo la Prima commissione aveva chiesto approfondimenti tra le varie opzioni sul tappeto: concessione, vendita o demolizione del suddetto immobile. La giunta invece ha tirato dritto, pubblicando l'avviso di gara per l'alienazione con asta pubblica che scadrà domani», ha dichiarato in questi giorni Andrea Zanoni, consigliere regionale del Pd, che ha presentato un' interrogazione a risposta orale insieme Piero Ruzzante (Pd) e Cristina Guarda (Amp). «La Regione ci aveva già provato qualche mese fa, salvo revocare l'avviso di vendita lo scorso febbraio per poi dare l'ok alla predisposizione di un nuovo bando a maggio», aggiunge Zanoni, che sulla questione del Cansiglio si era fatto promotore della richiesta di un consiglio straordinario, in calendario il 30 giugno.

«A margine dei lavori», ricorda il consigliere «incontrammo le associazioni ambientaliste e i comitati per la difesa del Cansiglio, che evidenziarono i possibili rischi speculativi e di frammentazione di un territorio di incommensurabile valore storico e naturalistico, manifestando tuttavia la disponibilità a un uso in concessione. La stessa Prima commissione esprimendo un parere sui beni da inserire nel 'Piano di valorizzazione e/o alienazione' aveva chiesto che fossero svolti approfondimenti relativamente alle possibilità sul tappeto. Di questi approfondimenti non c'è però traccia nel decreto del direttore della direzione acquisti affari generali e patrimonio del 19 settembre, con cui è stato approvato l'avviso di gara mediante asta pubblica con prezzo di base a 815mila euro. Personalmente resto convinto che, ai sensi dell'articolo 826 del codice civile, l'area del Cansiglio non potrebbe essere mai venduta a privati, poiché le foreste sono considerate patrimonio indisponibile dello Stato. È curioso che la stessa maggioranza che adesso spinge per l'alienazione, nella scorsa legislatura era contraria: nel 2012 tra i consiglieri che presentarono una mozione per tutelare e valorizzare il Cansiglio c'erano infatti sia il capogruppo di Forza Italia Dario Bond che l'ex capogruppo e adesso assessore della Lega Nord Federico Caner».

Francesco Dal Mas

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