Il seggio è già al sicuro per tre bellunesi
BELLUNO. Tre parlamentari già sicuri, un altro paio in bilico. Si sono chiusi ieri sera i termini per la presentazione delle liste per le elezioni politiche del 24 e 25 febbraio e non ci sono grandi novità, a parte l’avanzamento di una posizione per Orazio Da Rold, candidato alla Camera per il Pdl.
Lega Nord. L’ultima sorpresa risale a domenica, quando la Lega Nord ha sciolto i dubbi e ufficializzato le sue liste, inserendo al Senato Rafaela Bellot, ottima terza. Per Belluno sarà un evento avere una parlamentare donna: «Nella nostra lista ce ne sono molte», spiega l’ex presidente del consiglio comunale di Feltre, oggi consigliere a Pedavena e membro del direttivo provinciale, «siamo incisive e concrete e credo che la Lega Nord abbia fatto una scelta vincente, perché ha coniugato anche esperienza amministrativa e politica». La soddisfazione del Carroccio si estende al segretario provinciale Diego Vello, che aveva puntato proprio sulla Bellot. Rispetto a questa legislatura i bellunesi perdono un parlamentare (gli uscenti sono Vaccari e Gidoni, il primo in posizione non eleggibile, il secondo assente dalle liste) ma, per come stavano le cose nei mesi scorsi, poteva andare peggio: «Guardando le liste in generale c’è stato un grande rinnovamento», dice Vello, «soprattutto in Veneto, come aveva promesso Tosi, ma senza tralasciare l’esperienza che Bellot e Leonardo Colle ci possono garantire. Entrambi si sono sempre impegnati per il movimento e hanno una militanza molto forte e storica. Certamente non sono nomi calati dall’alto».
Partito Democratico. È partita con largo anticipo la corsa del Pd, che a Belluno ha dato un posto sicuro a Roger De Menech. De Menech però se l’è guadagnato con le primarie e questo gli dà un punto in più di orgoglio: «Sono uno dei pochissimi che può dire di essere stato scelto dalla gente, oltre ad essere un rappresentante del mio partito. Il metodo delle primarie», ricorda De Menech, «ci ha concesso di frenare una legge elettorale senza preferenze». De Menech è già proiettato in campagna elettorale e propone la sua idea di parlamentare: «Vorrei interpretare il mio ruolo come rappresentante quasi viscerale del territorio, perché secondo me bisogna riportare gli eletti in un’ottica di normalità», parola chiave insieme a serietà, secondo il candidato Pd e sindaco di Ponte nelle Alpi: «La politica deve tornare ad essere normale nei rapporti con i cittadini e seria, basta bugie». E a proposito di serietà, Matteo Renzi ha annunciato che tornerà a Belluno per la campagna elettorale: «Il suo comportamento è un bel esempio».
Popolo della Libertà. Rispetto a quanto annunciato c’è una piccola modifica nelle liste del Pdl: Orazio Da Rold, candidato inizialmente al settimo posto alla Camera, è salito al sesto per effetto del ritiro di Scarpa Bonazza Buora. Il posto “sicuro” però è quello riservato a Maurizio Paniz, terzo sempre alla Camera. Il coordinatore provinciale Stefano Ghezze sente una buona aria, anche in Veneto: «Il recupero sul Pd è già iniziato e abbiamo davanti una partita tutta da giocare, siamo sul filo del rasoio. Il Pdl può fare la differenza sui temi della finanziaria che ci distinguono molto dal Pd. Siamo soddisfatti per i posti ottenuti. Il nostro impegno è per far sì che entri anche Piccoli».
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