«Il segreto del nostro paese? Alla gente piace vivere nel bello»
SOTTOGUDA. Gli abitanti di Sottoguda accolgono con un coro di si, ma anche con qualche perplessità, il progetto dell’amministrazione comunale di candidare il paese ad essere annoverato tra i borghi più belli d’Italia. L’auspicio generale è che l’iniziativa porti all’allungamento della stagione estiva, che rimane comunque legata all’apertura degli impianti della Marmolada.
Davanti alla chiesa incontriamo Teresa Schena, che è anche la presidente della locale sezione della Croce Bianca. «Ben venga se questa candidatura potrà portare un po’ di lustro e visibilità alla meravigliosa Sottoguda», dice mentre è intenta a pulire il pavimento della chiesetta».
Cosa rende unico questo paese?
«Se lei passa qui alle 7 di mattina vedrà tante persone intente a tenere pulito davanti alla propria casa, al proprio fienile. Senza chiedersi per chi lo fa. È una caratteristica della gente che abita qui, che si tramanda di generazione in generazione nelle famiglie. Da solo il paese non si fa bello».
Una caratteristica, un modo di essere che sembra stia “facendo scuola” anche per le altri frazioni. «Anche a Col di Rocca, dove abito io, da qualche tempo abbiamo iniziato tutti insieme a tenere pulito il parco giochi»”
Un particolare quello dell’amore e della cura per il paese da parte dei cittadini che sottolinea anche Adelina De Biasio, titolare dell’Hotel La Montanara. «Qui tutti si danno da fare per tenere pulito e curare il paese», esordisce. «Quindi penso che l’idea di candidarlo tra i borghi più belli d’Italia dovrebbe diventare anche un motivo di attenzione per questa frazione, anche in considerazione dell’altitudine dove viviamo. La gente qui ha piacere vivere nel bello e si dà da fare per preparare un paese piacevole sotto tanti punti di vista. Ben venga quindi questo riconoscimento, se è uno sprone a fare ancora meglio; ovviamente nei nostri limiti».
Il volontariato fa la sua parte, ma non mancano quei lavori e interventi dove a provvedere deve essere la mano pubblica. In particolare ad avere bisogno di un restyling, magari proprio in vista della visita della commissione esaminatrice dei “borghi più belli d’Italia”, è la viabilità interna. «Alcune strade andrebbero sistemate», conferma la signora Adelina. «E magari anche qualche siepe. In verità poi alla fine non molte cose».
C’è anche chi però solleva qualche perplessità, alimentata forse dal fatto che il progetto e gli interventi che ne seguiranno, se la candidatura dovesse essere accettata, non sono stati ancora ben delineati dall’amministrazione. In particolare in merito alla creazione di una ztl, ovvero una chiusura al traffico, più o meno restrittiva e prolungata, nei mesi estivi. Ipotesi questa che ha già fatto sobbalzare qualche operatore o commerciante, che teme di vedere svanire anche i pochi turisti che si addentrano nel paese con l’auto, magari per accedere ai Serrai, a causa dell’attuale scarsità di parcheggi. Carenza che l’amministrazione sta colmando con la costruzione di un parcheggio a Pian. Ma su un’ipotesi di una ztl anche la titolare de La Montanara mette le mani avanti: «Sarà una questione tutta da discutere. Sottoguda e i Serrai sono un patrimonio sui cui puntare, ma qui il turista viene se può anche salire sulla Marmolada».
Questo in sintesi quanto ci dice Carlo De Biasio, artigiano del ferro battuto e titolare di un’attività ricettiva a Pian. «Il borgo più bello d’Italia potrebbe aiutare ad allungare la stagione estiva, che altrimenti si limita a luglio ed agosto, favorendo il periodo primaverile ed autunnale. La nostra attrattiva maggiore resta però la Marmolada».
Anche quest’anno gli impianti che portano sulla Regina hanno aperto il 25 giugno. «Ma dal prossimo anno sembra che l’apertura venga anticipata al primo giugno», confida il consigliere comunale Lucia Farenzena. E questo potrebbe essere un buon inizio.
Tra Pian e Sottoguda si diparte la strada che porta alla frazione de “Le Palue”, anche essa candidata. Un groppuscolo di case aggrappate al pendio, dove a molte abitazioni non si può accedere con l’auto. Il Comune ha già pronto un progetto. Ci sperano Gelindo Darman e la moglie, che abitano nella casa più alta della frazione. Lì adesso si arriva solo con un 4x4. «Il progetto del Comune? Forse porterà un po’ di gente e una strada. A noi però basta la tranquillità e la vista sulla valle che si gode da quassù».
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