Il sindaco di Cortina e i fondi statali: «Somme irrisorie»

Arriva l’acconto del 30% stanziato dal governo per gli enti locali. «Rischiamo una stagione di lacrime e sangue»
Corso Italia - Riapertura attività post emergenza Covid a Cortina d'Ampezzo - Da Rin - Perona
Corso Italia - Riapertura attività post emergenza Covid a Cortina d'Ampezzo - Da Rin - Perona

BELLUNO

«Siamo di fronte a degli importi risicati rispetto alle minori entrate che potremmo avere. Per risolvere i problemi ci basterebbe poter trattenere la somma che versiamo al fondo di perequazione». Il sindaco di Cortina, Gianpietro Ghedina commenta così l’acconto di oltre 432 mila euro già accreditati sul conto del Comune e che arriva dallo Stato a supporto degli enti locali grazie al decreto “Rilancio”.

L’aiuto dallo stato

I soldi, pari a 3,5 miliardi di euro per tutta Italia, serviranno a supportare le amministrazioni nel garantire servizi fondamentali per i cittadini, servizi che sarebbero saltati a causa delle minori entrate che gli enti stanno registrando per l’emergenza.

Il comune cortinese è quello in provincia che riceverà la somma complessiva maggiore (1,4 milioni di euro), perché la ripartizione per ciascun ente è effettuata in proporzione alle previste tipologie di entrate al 31 dicembre 2019, risultanti dal Sistema informativo sulle operazioni degli enti pubblici (Siope). Quindi, maggiori sono le entrate maggiori saranno i contributi che arriveranno.

In provincia

Ai 61 comuni bellunesi ad oggi sono stati pagati 3.278.000 euro, mentre i restanti 7,6 milioni, pari al 70%, arriveranno entro luglio. Oltre un milione è stato pagato anche alla Provincia come acconto. A questi fondi dovrebbero aggiungersi, tramite decreti annunciati dal governo, altre risorse per gli enti locali per circa 3 miliardi, andando così a raddoppiare le cifre stanziate a maggio.

Cortina

«Credo che complessivamente ci arriveranno circa 1,4 milioni di euro a copertura delle mancate entrate che dovremo quantificare nei prossimi mesi», precisa il primo cittadino Ghedina, che fa due conti veloci di ciò che il suo comune rischia di perdere a causa del Covid.

«Noi abbiamo un bilancio di 35 milioni di euro dove le entrate principali, pari a circa 10 milioni, derivano dall’Imu delle seconde case. Da quanto mi risulta ci sarebbe l’intenzione del governo di agevolare le seconde proprietà ma questo per noi significherebbe una stagione di lacrime e sangue. Inoltre», prosegue ancora Ghedina, «1,5 milioni di euro li incameriamo dalla tassa di soggiorno, ma quest’anno non sappiamo quanto ci frutterà. A questo va aggiunta la mancata entrata della Cosap che è gratuita fino ad ottobre. Anche i parcheggi sono una voce importante per Cortina, ma tutto dipenderà dai turisti che arriveranno. Insomma le entrate diminuiranno, ma quantificare la perdita ora con precisione è prematuro. Sicuramente il milione che ci arriverà è insignificante per il bilancio».

Ed ecco che il primo cittadino rilancia la questione del fondo di perequazione: «Quello che versiamo a questo fondo è pari a 7-8 milioni di euro e questo ci limita molto. Se potessimo trattenere parte o tutta questa somma, saremmo a posto».

Ma dove andrà quindi il milione che verrà dallo Stato? «Ancora non sappiamo, anche se ci sono tante famiglie in difficoltà. Comunque il problema di fondo è che continuiamo a lavorare in un contesto di grande incertezza, anche se l’emergenza la stiamo gestendo. Importante sarà capire le esenzioni e riduzioni che intende porre lo Stato per venire incontro alle attività». —

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