Il sindaco: «Forse riapriremo la strada a inizio ottobre»

ROCCA PIETORE. Dieci giorni. Tanto, secondo il sindacAndrea De Bernardin, potrebbe durare ancora il calvario degli abitanti di Laste e Digonera prima di poter vedere di nuovo riaperta la strada che...

ROCCA PIETORE. Dieci giorni. Tanto, secondo il sindacAndrea De Bernardin, potrebbe durare ancora il calvario degli abitanti di Laste e Digonera prima di poter vedere di nuovo riaperta la strada che sale da Caprile, chiusa dal giugno scorso a causa di una frana che incombe poco dopo l'abitato di Sopracordevole.

Il primo cittadino è cauto, però, nel fare previsioni per non ingenerare aspettative che poi potrebbero far crescere ancora di più il nervosismo già alle stelle sotto il Migogn. Come successo qualche giorno fa, quando si era sparsa la notizia che la strada avrebbe riaperto in concomitanza con l'inizio dell'anno scolastico. Ma anche perché i lavori di consolidamento della frana non sono in mano al Comune bensì alla Provincia. «Pertanto le notizie che ho in mano io sono quelle sulla bocca di tutti», commenta De Bernardin. «Da quello che so, la stessa ditta che sta facendo il consolidamento, ora dovrebbe realizzare anche i paramassi per conto di Veneto Strade. Mi auguro quindi che nel giro di una decina di giorni o poco più si possa riaprire».

In questi mesi le polemiche si sono sprecate intorno ai lavori sulla strada silvo pastorale tra Laste e Sopracordevole, progetto voluto dal Comune proprio per creare una via di fuga alternativa nel caso si verificasse una nuova frana come accaduto nel 2012 poco prima di Digonera. Lavori additati però da alcuni come la causa del cedimento che ha provocato la chiusura della sottostante provinciale. Polemiche alle quali il sindaco risponde restando fermo sulle sue posizioni. «Resto dell'idea che per Laste e Digonera la soluzione sia quella di creare un by pass. Sostituire l'attuale tracciato della sp 563 di Salesei è estremamente difficile. Mi riferisco all'idea, avanzata da qualcuno, di scavare una galleria da Sopracordevole a Digonera. Un opera che dovrebbe comunque fare i conti con l'estrema instabilità di tutto il versante sotto l'abitato di Laste. D'altra parte proprio il nome stesso, Laste, la dice lunga sulla situazione morfologica di quei luoghi. Anni fa», continua, «caldeggiavo fortemente per una soluzione alternativa che dalla frazione di Ronch scendesse direttamente a Rocca Pietore, attraverso la località Vallazza. Anche lì, però, mi hanno spiegato i tecnici, ci sono non poche difficoltà dal punto di vista geologico».

Una soluzione, però, deve essere trovata, secondo il sindaco, preoccupato per le ricadute negative che questa situazione di incertezza sulla viabilità potrebbe avere sul progetto di ospitalità che il Comune ha avviato con i Fondi per i Comun di Confine proprio nella frazione di Laste. Dove ora, a causa di questa vicenda, l'amministrazione comunale è sulla graticola. «Mi spiace», risponde il primo cittadino, «se ci sono state incomprensioni con gli abitanti di Laste. La gente però deve capire che ne il sindaco di Rocca ne l'assessore provinciale Grones fanno i miracoli».(lo.sor.)

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