«Il sistema dei parcheggi di Belluno va ripensato»

Una ricognizione del Consorzio dei commercianti evidenzia che si paga solo in centro, la sollecitazione al Comune
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BELLUNO. I parcheggi sono a pagamento solo in centro città. Parte da questa considerazione l’invito a una riflessione, mandato al sindaco dai commercianti del Consorzio Belluno Centro Storico. Il presidente, Christian Marchetti, ha scritto a Jacopo Massaro chiedendo un confronto che prenda spunto da un recente studio fatto dall’architetto Valentino Stella. Si tratta di una ricognizione puntuale del sistema dei parcheggi e della viabilità cittadina, con la quale si evidenziano situazioni differenti tra il centro e le periferie, dove parcheggiare è sempre gratuito e l’unica limitazione, in alcune zone, sta nel limite di tempo della sosta a disco orario.

«È la fotografia dei parcheggi di Belluno», spiega Marchetti, «e racconta la realtà, cioè che chi vive, lavora o fa compere in centro deve pagare il parcheggio. Cosa che non accade nelle zone esterne, anche dove ci sono attività commerciali e anche nei centri di frazioni molto importanti, come Cavarzano e Castion. Lì gli spazi per parcheggiare sono grandi e gratuiti».

Il Consorzio non vuole suggerire i cambiamenti «si tratta di scelte politiche che deve fare l’amministrazione comunale», puntualizza Marchetti, che però osserva anche: «Il centro di Belluno ha già costi molto alti rispetto a ciò che può offrire». In sostanza, secondo il Consorzio, basta guardare la mappa per capire che esiste una sorta di concorrenza sleale tra chi opera in centro e chi sta appena fuori. «Vogliamo collaborare in modo costruttivo con l’amministrazione», prosegue Marchetti, «ma soprattutto non vogliamo che questa ricognizione finisca nel cestino, perché ci sembra un contributo rilevante. Noi siamo per una Belluno migliore e crediamo che non sia difficile». I commercianti non si sbilanciano tra le opzioni: mettere a pagamento i parcheggi periferici, o aumentare quelli gratuiti in centro, ma Marchetti osserva: «Le righe blu possono anche diventare bianche».

I commercianti segnalano «una considerevole diminuzione del flusso di persone, potenziali clienti, che frequentano il centro» e per questo invocano «azioni urgenti volte ad agevolare chi accede in centro in automobile». Rimane questo il problema: il fatto che l’auto sia il mezzo privilegiato per gli spostamenti e il Consorzio ritiene che il sistema dei parcheggi sia una discriminante nell’orientare le scelte della gente quando fa acquisti. Quindi: «l’attuale organizzazione dei parcheggi pubblici penalizza le attività commerciali del centro». Per questo il Consorzio vuole condividere lo studio con l’amministrazione, come «base solida sulla quale poggiare un programma condiviso per costruire insieme uno scenario nuovo per il rilancio del centro storico, anche sotto il profilo commerciale».

Nel frattempo i commercianti si preparano a uno dei periodi più caldi dell’anno: i saldi estivi. Si parte questa sera, con un centro animato per l’occasione, ma anche sui saldi c’è da riflettere. «Finora il tempo non ci ha dato l’opportunità di vendere la merce estiva», rileva Marchetti. «I saldi andrebbero ristudiati, magari tornando al passato, quando iniziavano un po’ dopo (l’importante è che non ci siano partenze troppo diverse tra territori vicini) e duravano solo un mese al posto dei due mesi di oggi. Il guadagno si riduce troppo».

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