Il sogno di De Rocco: «Bergoglio a Canale per il nuovo museo»
CANALE D’AGORDO. I cantieri anticrisi di Canale d’Agordo. Il primo partirà martedì e sarà quello per il completamento del centro diurno e del museo dedicato a papa Luciani. Ne seguiranno altri quattro, di cui tre per migliorare l’arredo urbano – piazze e parcheggi – nelle frazioni.
«Si tratta di opere pubbliche attese da anni», afferma il sindaco Rinaldo De Rocco, «volute per migliorare la capacità di accoglienza e, quindi, l’attrattività dei nostri paesi, ma anche per creare opportunità di lavoro».
Da qui, appunto, la definizione di anti-crisi. «La nostra gente ha bisogno di lavorare e se non ci fosse la Luxottica tante nostre famiglie sarebbero alla fame. I cantieri, invece, rimettono in moto l’economia locale».
Quello che scatterà martedì non è un nuovo cantiere, ma quello sospeso da lunghi mesi presso il palazzo del centro per anziani e del museo, in piazza a Canale, vicino alla chiesa.
Un’opera da circa 3 milioni di euro, per la quale è atteso il fondo Brancher. L’impresa Azzolini di Arco, in provincia di Trento, ha in carico circa mezzo milione di lavori per completare i restauri, avviati ancora due anni fa.
Nello stabile troveranno accoglienza gli anziani per l’ospitalità di giorno e la sede della Fondazione Luciani con il museo. De Rocco sperava di inaugurare l’opera ancora l’anno scorso, probabilmente riuscirà a farlo nel prossimo autunno, «a condizione che non ci siano altri intoppi».
Accanto ai lavori in centro a Canale, che acquisisce una nuova dimensione sociale e culturale, non mancherà l’attenzione alle frazioni. Ed ecco parcheggi e nuove piazze in località Feder e Fregona per circa 900 mila euro. I bandi saranno pubblicati dal Comune nei prossimi giorni, non appena il sindaco De Rocco e i suoi collaboratori tireranno i conti del comune e sapranno come articolare la spesa. È difficile, in ogni caso, che le opere possano vedere la luce entro la conclusione dell’estate.
«È importante, a questo punto, che si facciano. Le abbiamo attese per troppo tempo. E sono lavori che ridanno piena dignità anche alle nostre frazioni».
Il sindaco spera, in questo senso, di poter far conto, quanto prima, sul Fondo Brancher. «L’attesa è stata davvero estenuante».
In queste settimane, intanto, è in preparazione il programma di accoglienza estiva dei turisti e in particolare dei pellegrini di Papa Luciani, che l’anno scorso sono stati circa 50 mila. La speranza di De Rocco è che papa Francesco accetti l’invito dei sindaci e del vescovo mons. Giuseppe Andrich di venire in provincia di Belluno per far memoria dei morti del Vajont, nel cinquantennale della tragedia, e per visitare Canale e Lorenzago, i paesi dei papi.
«Potrebbe essere proprio lui, papa Francesco, a inaugurare il museo di papa Luciani, qualora giungesse a Canale, a costo di lavorare anche di notte per completarlo».
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