Il soldato ritrovato riposerà da lunedì all’ossario del Grappa
Seren. Il sindaco Scopel è già in contatto con l’Onor Caduti «Più avanti ci potrebbe anche essere una piccola cerimonia»
SEREN DEL GRAPPA. Il milite ignoto sarà sul Grappa. Avrà un posto nell’ossario, insieme agli altri soldati italiani caduti durante la prima guerra mondiale. Lo scheletro del fante o dell’alpino ritrovato venerdì pomeriggio, a Col dell’Orso, dal recuperante feltrino Enrico Rech, lascerà solo lunedì mattina la camera mortuaria del cimitero di Seren. Il sindaco serenese Dario Scopel è sempre in contatto con l’Onor Caduti ed era stato tra i primi ad auspicare questa soluzione, seguito dal governatore Luca Zaia: «Siamo d’accordo di tumulare i resti di questo ragazzo all’inizio della prossima settimana, dopo che in un primo tempo era parso che il trasferimento si potesse fare già ieri», spiega Scopel, «stiamo anche cercando di concordare una piccola cerimonia. Non proprio un funerale, a cent’anni dalla morte, ma un momento solenne, in sua memoria»
La procura della Repubblica di Belluno, tramite il sostituto procuratore Paolo Sartorello, ha fatto sapere che ad occuparsi del coordinamento dell’operazione è direttamente il ministero della Difesa. Naturale la delega al Commissariato generale per le onoranze ai Caduti di Cima Grappa. Nel frattempo, non c’è bisogno di fare alcun tipo di accertamento: l’unico potrebbe essere quello utile a stabilire l’età di questo soldato, per il resto non è possibile fare altro. È passato un secolo dalla morte e, accanto alle ossa, non sono stati trovati elementi utili all’identificazione. Niente piastrino, nessun documento. Spariti anche l’elmetto e il fucile, sono rimaste solo quelle cartuccere che hanno consentito ai carabinieri forestali di stabilire che si trattava di un soldato italiano».
D’accordo con Scopel, la sindaca di Crespano del Grappa, Annalisa Rampin: «La procedura è sempre quella e, in questi anni, è stata seguita diverse volte» spiega l’amministratrice che di concerto con l’Onor Caduti promuove ogni anno una cerimonia solenne per la tumulazione dei resti dei soldati ritrovati sulle pendici del massiccio, «negli ultimi anni sono stati recuperati e tumulati in Grappa, in un apposito tombotto, i resti di ben 37 soldati di fronti diversi. Per tutti è prevista la tumulazione nel sacrario, in un’area appositamente dedicata».
Insomma, non c’era quasi bisogno di dire che il soldato doveva riposare nell’ossario: « Il commissariato generale», spiegano a Cima Grappa, « prevede la presa in carico dei resti ritrovati nelle province di Treviso, Padova, Belluno e Venezia. Se si tratta di resti legati alla memoria del Grappa il loro posto è qui, senza ombra di dubbio. Se caduti sul Piave, generalmente si valuta la possibilità di tumulare i resti nei sacrari Montello e Fagarè. È difficile giungere alla loro identificazione: per questo è stato realizzato un tombotto dove, ciascun resto dentro a una apposita cassettina, viene riposto durante una cerimonia ufficiale che promuoviamo insieme al Comune di Crespano».
E anche quest’anno, anticipa Annalisa Rampin, la cerimonia si svolgerà probabilmente in occasione della solennità del 2 novembre: «Ho già dato disponibilità al primo cittadino di Seren di provvedere insieme alla tumulazione di questi resti, in occasione di una cerimonia solenne. Ci sembra una cosa giusta e doverosa per chi ha perso la vita sulla nostra montagna, a prescindere dalla sua divisa».
Non si sa a quale Corpo appartenesse, anche perché della divisa è rimasto ben poco e anche gli scarponi sono molto consumati. Ma è uno dei tanti ragazzi, che hanno perso la vita in guerra, ormai cent’anni fa.
(g.s.)
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