Il tampone drive-in funziona 35 esami in una giornata

La sperimentazione è attiva da lunedì in un parcheggio dell’ospedale S.Martino Serve l’appuntamento, poi si abbassa il finestrino dell’auto e ci si affida ai medici

BELLUNO

Tamponi come al drive-in. Secondo giorno ieri e 35 test diagnostici eseguiti, in uno dei parcheggi posteriori dell’ospedale San Martino di Belluno. Accanto a una tenda tipo militare, con un tricolore appeso a una delle finestre, c’è un grande gazebo di colore bianco, sotto al quale si transita in macchina per fare il tampone e sapere se si è positivi o negativi al Coronavirus. Dopo aver preso il necessario appuntamento, basta avvicinarsi e abbassare il finestrino e la mascherina, per affidare naso e bocca alle mani e all’attrezzatura di tre operatori del Dipartimento di Prevenzione. Assistenti sanitari o infermieri, che diventano addirittura irriconoscibili dentro le loro tute protettive, dai copriscarpe fino ai cappucci e alle visiere. La sicurezza e la rapidità dell’esame sono garantite, poi si può innestare la prima marcia e ripartire. Sempre nella massima discrezione.

Nella prima giornata di sperimentazione della Fase 2, erano stati eseguiti 15 tamponi e già ieri il numero è salito a più del doppio. Nel pomeriggio, ci sono stati momenti in cui si è formata una piccola coda di tre o quattro auto. Qualcuno c’è andato anche a piedi e, tra questi, anche un uomo di una certa età che si era già sottoposto all’esame: «Finora tutti negativi», dice sollevato, dalla necessaria distanza di sicurezza e con la mascherina d’ordinanza alzata, «davvero non vedo l’ora che questo Covid-19 se ne vada, magari una volta per tutte e si possa tornare a vivere nella normalità. Cominciamo a non poterne più».

La modalità drive-in, come in un cinema o in una paninoteca, si è aggiunta agli ambulatori tamponi e alla possibilità di eseguire i test anche a domicilio, tutte opportunità attivate dall’Usl Dolomiti per diagnosi sempre più veloci. Ci possono andare persone cosiddette contatti stretti di individui positivi al virus Sars-Cov-2, che hanno portato a termine la quarantena; oppure già risultate positive in passato, delle quali si vuole verificare la negativizzazione; o risultate positive al test sierologico, che hanno bisogno di una conferma oppure che necessitano di un approfondimento diagnostico su segnalazione del medico curante (necessaria la ricetta in questo caso) o sulla base dei risultati di indagini epidemiologiche.

La postazione già attiva da un paio di giorni, sarà ulteriormente potenziata nelle prossime ore e questo al di là del fatto che i dati sui nuovi contagi siano confortanti, almeno secondo le tabelle statistiche diffuse due volte al giorno da Azienda Zero. Sempre necessario l’appuntamento: non si accede, quando si può o lo si desidera. —



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