Il Tar accoglie il ricorso sul marciapiede

ZOLDO ALTO. Il Tar ha detto alt. Il marciapiede di Zoldo Alto si ferma, dopo che l’altro ieri è stato accolto il ricorso presentato da sei paesani, attraverso gli avvocati Primo e Andrea Michielan di...

ZOLDO ALTO. Il Tar ha detto alt. Il marciapiede di Zoldo Alto si ferma, dopo che l’altro ieri è stato accolto il ricorso presentato da sei paesani, attraverso gli avvocati Primo e Andrea Michielan di Mogliano. Quel camminamento viola il loro diritto alla proprietà e anche alla privacy, dal momento che i passanti potrebbero guardare, più o meno involontariamente, nelle loro case.Il tribunale amministrativo regionale ha ordinato la sospensione del procedimento d’urgenza del Comune di Zoldo Alto. I privati sono stati espropriati per fare spazio a quel percorso che dalla strada statale immette su quella comunale per Pecol Vecchio e arriva fino alla chiesa di San Carlo, ma non avrebbero ancora visto un euro, al di là del fatto di essere contrari all’opera da 207 mila euro, dei quali 120 mila finanziati da Consorzio Bim, 82 mila dalla Regione e il resto dalla casse comunali.

Ieri mattina i due legali specializzati in diritto amministrativo hanno anche inviato una diffida al sindaco Roberto Molin Pradel, perché in realtà i lavori non si sono fermati completamente, ma sono proseguiti in una zona lontana dalle case. Il primo cittadino ha già detto che la presentazione del ricorso ha provocato dei ritardi, ma i lavori sono in fase di realizzazione, secondo quelli che erano i programmi iniziali. Il fatto è che il pronunciamento del tribunale cambia molto, se non tutto, e adesso la prossima data da sottolineare sul calendario è quella del 24 settembre, alle 9.30, quando ci sarà quella che tecnicamente si chiama camera di consiglio per la decisione collegiale della sospensiva. (g.s.)

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi