Il teste non disse il falso ed è assoluzione piena

CORTINA. Nessuna bugia. la falsa testimonianza nel processo per rifiuto di alcoltest non c’è stata e L.M.C. è stato assolto con formula piena dal giudice Coniglio, perché il fatto non costituisce reato. Il pubblico ministero Rossi aveva chiesto due anni che, pur essendo il minimo della pena, è comunque una condanna pesante. Mentre l’avvocato difensore De Biasi ha proposto una ricostruzione dei fatti completamente diversa, concludendo la propria arringa con l’assoluzione.

Alle fine di una serata di festa, si discuteva della portiera dalla quale era sceso l’imputato e quale tragitto avesse compiuto la macchina, prima di essere fermata dai carabinieri. Secondo i militari due chilometri, mentre per la difesa 350 metri, usando google maps.

Era il 15 febbraio di quattro anni fa e c’era tanta neve, a Cortina. La compagnia aveva parcheggiato un’Audi A4 nella zona dell’hotel Franceschi.

Secondo la ricostruzione di uno dei carabinieri, è quando si rimette in marcia che l’auto viene invitata a fermarsi, prima con i lampeggianti blu e poi con i fari abbaglianti. L’auto accosta solo dopo un certo periodo di tempo, sul quale non c’è il minimo accordo tra le parti. Di sicuro, ai lati della strada ci sono dei muri di neve, che non favoriscono né la fermata né tanto meno la sosta, prima di un alcoltest che viene rifiutato. In ogni caso, la falsa testimonianza non c’è stata e l’imputato è stato assolto. —

G.S.

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