Il testimone chiave va cercato in Brasile

Rinvio ad aprile per l’ex capo dei vigili Salmaso, la vigilessa Fistarol e l’autista Pinton. Sentito l’assistente della Digos
Di Gigi Sosso
Belluno, 9 marzo 2010. L'ex Comandante dei vigili urbani Danilo Salmaso si rpesenta in tribunale per il processo a suo carico per omissione in atti. - L'ex comandante dei vigili urbani di Belluno Salmaso mentre entra in tribunale
Belluno, 9 marzo 2010. L'ex Comandante dei vigili urbani Danilo Salmaso si rpesenta in tribunale per il processo a suo carico per omissione in atti. - L'ex comandante dei vigili urbani di Belluno Salmaso mentre entra in tribunale

BELLUNO. Il testimone non si trova. Ma bisogna riprovarci. Rubens Amaral Filho è stato espulso e ha fatto ritorno in Brasile. Gli avvocati Anna Casciarri dello studio Paniz per l’ex comandante dei vigili urbani Danilo Salmaso e Paolo Patelmo per la vigilessa Cristina Fistarol e l’autista comunale Roberto Pinton hanno aperto l’udienza di ieri mattina con un’eccezione accolta dal giudice Antonella Coniglio. L’accusa per i tre è sequestro di persona, lesioni e violenza privata nei confronti di Edvanei Fernandes Pereira, nell’ambito dell’indagine della polizia municipale sulle patenti false della comunità italobrasiliana.

«Le ricerche devono essere fatte nel suo paese d’origine, prima di far scattare l’accompagnamento coattivo o la rogatoria internazionale» ha debuttato Casciarri. In poche parole, le forze dell’ordine, che accompagnano il teste di fronte all’autorità giudiziaria o la richiesta avanzata quando diventano necessari atti processuali in un luogo che si trovi in altra circoscrizione o all'estero e, quindi, fuori della sua competenza territoriale o della sua giurisdizione. «Non è stata completata la ricerca e il teste dev’essere citato in patria» ha rincarato Patelmo, «non vengano acquisite le sommarie informazioni, come richiesto dal pubblico ministero». L’accusa è rappresentata dal pubblico ministero Roberta Gallego, mentre la parte offesa Edvanei Fernandes Pereira si è costituito parte civile con l’avvocato Giovanni Degli Angeli. Coniglio ha disposto un ultimo tentativo di citare Amaral Filho al suo indirizzo conosciuto per il 3 aprile alle 9.30.

Gallego non vuole rinunciare al testimone, colui che era in macchina con Edvanei Fernandes Pereira e ieri ha sentito l’assistente capo della Digos nel 2008 Faustino D’Incà, che attualmente è assistente capo alle volanti della Questura di Treviso e ieri è stato un po’ frammentario, pur potendo leggere la sua relazione. Cos’è successo nel primo pomeriggio del 5 settembre 2008? Edvanei si è recato in Questura verso le 12.50. D’Incà lo conosceva già, perché qualche tempo prima l’uomo si era presentato per riavere un computer, che gli era stato sequestrato. Come si presentava? «Aveva un’ecchimosi sotto un occhio, lamentava dei dolori al corpo ed era in uno stato di agitazione. Era spaventato, addirittura aveva paura di uscire dalla Questura e abbiamo dovuto accompagnarlo noi al pronto soccorso dell’ospedale di Belluno. Non ho visto l’amico».

Patelmo ha fatto a D’Incà la stessa domanda sulle condizioni fisiche e cercato di capire il meccanismo con cui Edvanei è stato visitato al pronto soccorso. Non ci dovrebbero essere margini di equivoco, perché l’uomo parla bene l’italiano. Non è stato possibile sentire il comandante Salmaso, perché non si può cambiare l’ordine dell’acquisizione delle prove: prima tutti i testimoni dell’accusa, poi l’esame dell’imputato e, infine, la difesa. La cancelleria del tribunale citerà Amaral in Brasile per l’ultima volta e se ne riparlerà la mattina del 3 aprile.

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi