Il tetto della casa brucia durante la costruzione il danno non si prescrive

BORGO VALBELLUNA. Brucia il tetto durante la costruzione di una casa. Il reato è prescritto, ma il risarcimento va pagato. Tutta colpa del malfunzionamento della canna fumaria di una stufa a legna di tipo svedese, posta a contatto con la copertura in legno senza alcun isolamento. Tiziano Gentilin, uno dei titolari della ditta appaltatrice ed esecutrice dei lavori è arrivato fino in Cassazione, ma la suprema corte gli ha dato torto sulla provvisionale di 30 mila euro da saldare.

Per i fatti del 19 febbraio 2009, a Trichiana, l’uomo era stato condannato in primo grado a otto mesi di reclusione con pena sospesa, insieme all’altro titolare e al direttore dei lavori. I primi due erano stati ritenuti responsabili del rogo che aveva distrutto una cinquantina di metri quadri del tetto, in quanto avevano installato in maniera difettosa la canna fumaria (un doppio tubo in acciaio) senza una coibentazione adeguata e ponendola a contatto con il tavolato. Oltretutto, il comignolo non era stato installato nella maniera giusta, perché non aveva protezioni alla ricaduta delle faville.

Quanto al direttore, non aveva vigilato e controllato la corretta esecuzione dei lavori. La Corte d’Appello ha parzialmente riformato la sentenza, assolvendo quest’ultimo per non aver commesso il fatto, revocando il risarcimento e dichiarando il non doversi procedere per i titolari, confermando però quelle che si chiamano anche statuizioni civili.

Quando ancora si poteva fare, Gentilin ha presentato personalmente ricorso in Cassazione. Tra i vari motivi, il fatto che nessuno ha visto materialmente chi ha montato la canna e in cantiere c’era sempre l’altro titolare dell’impresa. La Cassazione ha dichiarato infondati tutti i motivi. La canna fumaria è stata realizzata dalla ditta ed entrambi i soci hanno avuto un ruolo e Gentilin l’ha riconosciuto. Entrambi avevano il dovere di consegnare ai committenti un’opera sicura e fatta a regola d’arte e, prima di consegnarla dovevano verificare che tutte le condizioni fossero rispettate. Ricorso rigettato e il ricorrente dovrà anche pagare le spese. —

Gigi Sosso

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