Il Teverone riparte con il tutto esaurito «I piatti del territorio e tanta selvaggina»

Da domani nuova gestione. Dopo le Casere Luxury Lodges, Erika, Roberto e Alessio puntano sulla ristorazione  

La storia



Il Teverone riparte da Erika, Roberto e Alessio. Dopo i 17 anni di Attilio Tona e della moglie Cristina Monastier, che hanno condotto lo storico locale di Lamosano di Chies d’Alpago fino a domenica scorsa, da domani a gestire l’esercizio saranno Roberto Barattin con la moglie Erika e con Alessio Dall’O’ a curare la cucina. Sono i tre soci della Teverone srl che, domani, riaprirà i battenti del locale. E lo farà col botto. Sì, perché per pranzo tutti i posti sono già stati prenotati. «Apriremo domani a mezzogiorno con il ristorante, mentre alla sera proporremo asporto e consegna a domicilio», spiega Erika. «Sabato e domenica, invece, faremo solo pizza, mentre dalla settimana prossima a pranzo ci sarà anche un menu dedicato a chi lavora».

Il “nuovo” Teverone sarà dunque non più solo pizzeria ma anche ristorante. «La pizza rimarrà, in continuità con la tradizione importante cui Tilly aveva dato vita», spiega ancora Erika. «Negli ultimi tempi abbiamo affiancato Attilio proprio per portare avanti la sua pizza, un prodotto che non solo era di qualità ma che era anche esclusivo».

Oltre alla pizzeria, ci sarà il ristorante: «La specialità per cui vogliamo caratterizzarci è la selvaggina. Dal cervo al camoscio, i nostri piatti valorizzeranno il territorio. Vogliamo fare conoscere un prodotto di qualità, curato nei dettagli. Naturalmente, proporremo anche delle alternative a chi non gradisce questo tipo di carne».

Territorio è la parola chiave di questa avventura imprenditoriale cui hanno dato vita due ingegneri. Sì, perché Erika, originaria di Lanzo Torinese, e il marito Roberto Barattin, di San Martino d’Alpago, sono laureati in ingegneria per l’ambiente e il territorio al politecnico di Torino. «Per un certo periodo abbiamo fatto gli ingegneri, ma negli anni è maturata l’idea di promuovere il territorio e, invece di inseguire un lavoro lontano, abbiamo deciso di valorizzare l’Alpago, una realtà che ha tanto da dare», prosegue Erika. «L’avvio del ristorante fa parte di un progetto più ampio cui ci piacerebbe dare forma, un progetto che abbiamo cominciato, quasi per scommessa con Casere Luxury Lodges».

Si tratta di tre casere in comune di Chies, casera Cornolera, Pian Grand e Degnona, che da strutture di montagna sono state rimesse a nuovo e trasformate, con l’aggiunta di vari comfort quali wi-fi, sauna, vasca idromassaggio e area relax, in strutture ricettive di eccellenza. «L’80 per cento degli ospiti arriva dall’estero, abbiamo avuto gente dall’America e dal Sudafrica, tutti entusiasti dell’Alpago», dice ancora Erika. «Si tratta di una clientela medio alta che si aspetta dei servizi. Tra questi, naturalmente, quello delle ristorazione. Avevamo pensato a un agriturismo, ma si è presentata questa opportunità del Teverone e l’abbiamo colta, con la prospettiva di offrire a chi arriva qui nella Conca un’esperienza a trecentosessanta gradi: dalle escursioni alla gastronomia».

Il Teverone, dunque rilancia, all’interno di un disegno più ampio. Nessun timore di aprire in un periodo di grande difficoltà come i mesi che stiamo vivendo? «Questo periodo di “calma” sarà utile come fase di rodaggio, servirà per metterci a regime». —

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