Il Tib difende la cultura e il teatro

«La stagione è a carico nostro perchè vogliamo dare un servizio alla città»
Il «piccolo esercito» di persone che gira attorno al mondo del teatro
Il «piccolo esercito» di persone che gira attorno al mondo del teatro
BELLUNO
. Un'offerta capillare e diffusa sul territorio provinciale, attività di produzione teatrale, spettacoli per adulti, ragazzi, bambini. Formazione del pubblico e laboratori per i più piccoli. Il Tib ha scelto di presentare la stagione di prosa e quella di teatro per l'infanzia e la gioventù togliendosi qualche sassolino dalle scarpe, e mettendo i famosi puntini sulle «i». Perchè per essere riconosciuti dal Ministero dei beni culturali bisogna rispettare alcuni parametri.


Che il Tib ha, come ha spiegato Daniela Nicosia presentando le attività della cooperativa per la stagione 2011/2012. C'è un cartellone di prosa da nove spettacoli, c'è Comincio dai Tre, ci sono la stagione di teatro per l'infanzia e la gioventù a Domegge, Feltre e Auronzo, il cartellone serale a Auronzo e le domeniche per le famiglie a Belluno.


«Significa 25 spettacoli in provincia, 16 solo per le scuole e 18 repliche per la stagione di prosa», ha detto Daniela Nicosia. «Un'offerta capillare e diffusa, la nostra, che si affianca all'attività di formazione per il pubblico, alla produzione di spettacoli (che sono valsi alla città prestigiosi riconoscimenti e premi), importante per il territorio perchè dà dignità al nostro lavoro di uomini di teatro e dà lavoro a tante persone».


Non ci sono solo gli attori, c'è tutto un mondo che gira intorno al teatro: ci sono i tecnici, le maschere in sala, gli addetti alla comunicazione e alla promozione. Un piccolo «esercito» che ieri sedeva accanto a Daniela Nicosia e Labros Mangheras. Sono questi, per il Tib, «i volti del teatro. Non sono i politici, ma le persone che ci lavorano. Per loro e per il pubblico il Tib si è fatto carico della stagione di prosa, esponendosi per 300 mila euro, per garantire alla città un servizio culturale». A questi 300 mila euro si aggiungono i 100 mila circa di "Comincio dai Tre", anche questi a carico del Tib. «Per noi questo non è solo un lavoro, ma un sogno», ha concluso Daniela Nicosia. «Vogliamo continuare a credere che in questa città sia possibile mantenere una struttura che dia lavoro ai giovani in questo settore». Le attività del Tib sono sostenute quest'anno anche da Aics, che ha voluto «dare un segnale», ha detto il presidente provinciale Enrico Valmassoi.


«La cultura è patrimonio di tutti ed è giusto sostenerla. Belluno non esporta solo occhiali, ma anche cultura. Stupisce che non ci sia sensibilità da parte di alcuni soggetti». Il teatro, come «luogo sociale e culturale», dovrebbbe rimanere fuori dalle polemiche e dalle ripicche politiche», ha concluso Labros Mangheras. «Invece la politica non ha fatto altro che gettare benzina sul fuoco. Se vogliamo dirla tutta, avanziamo 150 mila euro dalla Fondazione teatri per il lavoro svolto quest'anno, più la cifra della proroga del contratto, da quantificare. Ma anche Scoppio Spettacoli e il Circolo cultura e stampa ci devono 18 mila euro per servizi erogati». Giusto per mettere i famosi puntini sulle «i».
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