Il “Tiziano”, da 150 anni una palestra per la vita
BELLUNO. Un secolo e mezzo di storia e di pensiero critico per comprendere il futuro. Il liceo classico Tiziano festeggia i suoi primi 150 anni al teatro Comunale alla presenza di professori, studenti e, soprattutto, ex-studenti rimasti profondamente legati alla scuola, che ha permesso loro di apprendere il metodo e la forma mentis necessari a raggiungere grandi obiettivi sia nei successivi studi universitari che nella professione: «Il legame con il Tiziano», spiegano alcuni di loro, «è rimasto molto forte anche a distanza di decenni, per questo ci mobilitiamo per salvaguardarne la storia e le tradizioni e ci battiamo quando, come successo qualche tempo fa, si parla di una possibile “chiusura per inutilità”».
«Non possiamo permettere che i nostri ragazzi cerchino di comprendere il futuro, dimenticando il passato», ha scritto il sottosegretario Gianclaudio Bressa, ex tizianino, diplomato negli anni Settanta, in un messaggio inviato per l’occasione. Durante la serata è stato consegnato un premio speciale alle ex-studentesse Sara Balcon, Francesca Parisi, Laura Sardo, Giulia Sulpizi, Jelena Todorovic e Elisa Zardini che, l’anno scorso, hanno conseguito la maturità l’anno scorso con il massimo dei voti e, successivamente, gli allievi della scuola di musica Miari hanno allietato il pubblico con alcuni intermezzi musicali molto apprezzati. Presente anche il sindaco di Belluno, Jacopo Massaro, diplomato al Tiziano nel 1993, che ha voluto sottolineare come «nella fase storica che stiamo attraversando si senta un enorme bisogno di un approccio mentale il più possibile complessivo e multidisciplinare, che sappia affrontare le difficoltà moderne e superarle nel migliore dei modi».
Sottolineata da tutti i relatori la necessità di un accostamento tra sapere umanistico e quello scientifico per superare le sfide del futuro: «Chi gode di una formazione umanistica», dice Adriana Lotto, «acquisisce anche una mentalità scientifica». «Non basta applicare delle formule», aggiunge il dirigente scolastico Michela Possamai citando lo storico Giorgio Israel, «oggi, come sempre in passato, per evolversi servono le domande e chi possa porle».
Il Tiziano viene fondato nel 1866, all’indomani dell’annessione del Veneto al Regno d’Italia e, con i suoi 150 anni di storia, è la scuola più antica della provincia di Belluno: «Solo un anno dopo la fondazione, la sua biblioteca contava già oltre 6 mila volumi che erano messi a disposizione di tutta la comunità bellunese» racconta Maurizio Busatta, presidente degli ex alunni: «Oggi importanti ricerche dimostrano come il Tiziano sia la nona miglior scuola del Veneto sulla base dei risultati ottenuti dagli ex studenti dopo il diploma». Su questo tema Massaro, che parla della “nostra scuola” per riferirsi al Tiziano sia come ex studente che come bellunese, ha sollevato infine la questione dell’allontanamento degli ex-studenti dalla città: «Molti vivono grandi successi accademici e professionali lontano da Belluno, questo deve farci riflettere su quanto perda la nostra città non riuscendo a far esprimere qui le sue menti migliori».
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